Mons. Francesco Miccichè davanti ai giudici il 1 ottobre
Dopo una serie di udienze preliminari che hanno visto accusa e difesa confrontarsi su diversi aspetti, in ultimo l’ha spuntata il pubblico ministero Sara Morri che ha ottenuto il rinvio a giudizio per il reato di peculato dell’ex vescovo di Trapani mons. Francesco Miccichè.
Un procedimento che scaturisce da una vera e propria stagione di veleni dentro la Curia trapanese e che ha visto mons. Miccichè passare da parte offesa a indagato e adesso imputato. Il processo nei suoi confronti comincerà il prossimo 1 ottobre dinanzi al Tribunale di Trapani. Il rinvio a giudizio è stato deciso oggi dal gup giudice Samuele Corso. Sono stati dichiarati prescritti solo i reati risalenti al 2007. L’accusa per mons. Miccichè quella di essersi impossessato di fondi provenienti dall’8 x mille. Avrebbe messo le mani su due conti correnti dove confluivano le risorse destinate alle opere di carità. Almeno una ventina i prelievi intercettati nel corso delle indagini, denaro finito nel patrimonio personale dell’ex alto prelato. Mons. Miccichè si ricorda che nel 2012 venne rimosso da Papa Benedetto XVI da vescovo della curia trapanese