Le bugie della Liberty Lines?

Il mistero sul maxi ritardo nella partenza sabato dell’aliscafo da Trapani per Pantelleria. La compagnia dice, “bloccati dalla capitaneria”, ma si scopre che…

Inchiesta dell’Autorità Portuale, un’altra dell’autorità marittima, le proteste del sindaco di Pantelleria e di partiti come il Pd. Sta provocando tutto questo il maxi ritardo di nove ore fatto registrare sabato scorso dalla Liberty Lines per la partenza del proprio aliscafo per Pantelleria. In totale 122 passeggeri lasciati per ore nel porto di Trapani in balia di nulla, niente notizie e niente giustificazioni di sorta. L’aliscafo “Mirella Morace” doveva partire da Trapani per l’isola di Pantelleria alle 13,40. La partenza c’è stata ma solo poco dopo le 22 di sabati, con arrivo sull’isola all’incirca alle 2, nelle prime ore di domenica. Ad imbarcarsi però sono stati solo 54 degli originari 122 passeggeri, gli altri sono stati riprotetti per la partenza da Trapani alle 13,40 di ieri. Chi è rimasto a Trapani ha ricevuto adeguata assistenza anche per le sistemazioni alberghiere, almeno così è stato assicurato dalla Liberty Lines. Il racconto dei passeggeri rimasti bloccati in banchina a Trapani è proprio di una vera e propria odissea. “Siamo rimasti per ore e ore senza notizie, poi ci è stata proposta la partenza con un traghetto alle 23, ma questo sempre attraverso gli addetti alla biglietteria e all’assistenza passeggeri, molti di noi hanno chiesto di poter parlare con un dirigente della compagnia di navigazione, ma in banchina di questi non si è visto nessuno”. La notizia infine giunta ai passeggeri in attesa e anche fornita al sindaco di Pantelleria Vincenzo Campo è stata di questo tenore: il ritardo è stato dovuto al fatto che l’aliscafo è stato bloccato a Porto Empedocle dall’autorità marittima di quel porto, causa l’assenza di una certificazione del mezzo veloce. “Mi hanno detto – dice Campo – che questa certificazione mai era stata chiesta prima, per questa ragione protesterò con quella Capitaneria. Si è trattato di un grave disservizio a danno del turismo dell’isola”. E mentre anche il Pd di Pantelleria ha diffuso una nota di protesta, si apprende che sull’accaduto sia l’Autorità Portuale di sistema, sia l’autorità marittima hanno aperto due inchieste. E questa decisione pare abbia già portato a chiarire il giallo. L’aliscafo “Mirella Morace” sarebbe stato dirottato a Porto Empedocle da Trapani, dovendo sostituire nel collegamento con le Pelagie un altro aliscafo della Liberty Lines, l'”Ettore Morace”, rimasto fermo per una avaria. Nulla c’entra quindi, così stando le cose, la richiesta dell’autorità marittima empedoclina che se c’è stata è intervenuta successivamente all’avaria del mezzo usato sulla rotta per Lampedusa, quando l’aliscafo di solito usato è stato sostituito da un altro mezzo veloce.

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Rino Giacalone, direttore responsabile e cronista di periferia. Vive nel capoluogo trapanese sin dalla sua nascita. Penna instancabile al servizio del territorio e alla ricerca della verità.