Aegades, revocata misura per Donati

Il gip Cersosimo toglie l’obbligo di dimora e la interdizione dai pubblici uffici all’ex direttore dell’Area Marina Protetta delle Egadi

Stefano Donati

Se per quasi tutti gli altri indagati dell’operazione “Aegades” condotta dalla Guardia di Finanza nelle Egadi e coordinata dai pm Matteo Delpini e Rossana Penna, il gip Cersosismo all’esito degli interrogatori di garanzia ha mutato le misure cautelari, per l’ex direttore dell’Area Marina Protetta delle Egadi, Stefano Donati, luminare nel campo della tutela ambientale, la misura cautelare è stata totalmente revocata. Donati è tornato uomo libero da vincoli giudiziari, pur rimanendo allo stato uno dei 24 indagati dell’inchiesta che ha fatto scoppiare un vero e proprio scandalo sull’isola di Favignana. Donati era stato raggiunto dalla misura cautelare dell’obbligo di dimora a Roma e dalla interdizione dai pubblici uffici, cosa questa che lo aveva visto sospeso dalla carica di direttore dell’importante Parco Nazionale del Vesuvio. Il gip ha tolto a Donati la misura cautelare. Donati ha fatto diffondere questa nota alla stampa. La riprendiamo integralmente così come pubblicata in queste ore su altri siti on line, in quanto mai inviata alla nostra redazione.
“Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Trapani, Emanuele Cersosimo, in data 27.07.2020 ha emesso ordinanza di revoca della misura dell’interdizione dai pubblici uffici e della misura dell’obbligo di dimora a Roma a carico di Stefano Donati, ex direttore dell’Area Marina Protetta Isole Egadi, indagato nell’ambito dell’indagine “Aegades”. Le misure cautelari erano state emesse dal medesimo GIP in data 15 luglio 2020. La decisione del Giudice è scaturita all’esito delle dichiarazioni rese da Stefano Donati, e dalla corposa documentazione prodotta dallo stesso nel corso dell’interrogatorio di garanzia svoltosi a Trapani il 24 luglio 2020. Si legge, nel provvedimento del GIP, che “l’istanza avanzata dal Difensore merita accoglimento in virtù dell’attenuazione dei gravi indizi di reità e delle esigenze cautelari nei confronti del Donati”, che “l’autorizzazione all’utilizzo dell’autovettura elettrica in dotazione all’AMP rilasciata dal Sindaco Antinoro in data 14.07.2011 dimostra l’insussistenza del reato di peculato di cui alla lettera R) del capo di incolpazione” e che “la documentazione prodotta dalla Difesa in ordine alle modalità di svolgimento dei bandi per l’affidamento dei servizi dell’AMP, induce a ritenere che gli indizi raccolti dagli inquirenti non siano dotati di quella gravità necessaria al mantenimento delle misure cautelari applicate al Donati (con particolare riferimento alla mancanza delle necessarie forme di pubblicità dei bandi per l’affidamento dei servizi sostenuta dalla Guardia di Finanza)”. Il Dott. Donati ha riassunto con immediatezza le funzioni di Direzione del Parco Nazionale del Vesuvio”.
L’ex sindaco Pagoto e l’ex vice sindaco Bevilacqua hanno avuto revocati gli arresti domiciliari, sostituiti da un obbligo di dimora che non contempla le isole Egadi.

Vincenzo Bevilacqua

Per Bevilacqua è cambiata anche l’ipotesi di reato, non più corruzione ma abuso

Giovanni Sammartano

d’ufficio. L’ex assessore Sammartano ha avuto modificata la misura cautelare con l’obbligo di dimora a Favignana. Il comandante della Polizia Municipale

Filippo Oliveri

Filippo Oliveri è l’unico al quale è stata confermata la misura cautelare degli arresti domiciliari. La sua difesa ha già preannunciato ricorso al Tribunale del Riesame. Oggi intanto nel porto di Favignana ha fatto la sua comparsa la nave della Marnavi che porta l’acqua potabile nelle Egadi. Una persona che ha assistito allo scarico dell’acqua ci ha fatto notare che la grossa nave cisterna finita l’operazione di scarico era così leggera da sembrare posata sull’acqua, “erano anni che non la si vedeva così come oggi è stata vista”. Una delle contestazioni dell’operazione Aegades riguarda infatti la frode nelle pubbliche forniture, le navi di Marnavi grazie ad un tacito accordo che avrebbe coinvolto l’amministrazione pubblica delle Egadi, negli ultimi 5 anni non avrebbero scaricato mai per intero il carico di acqua potabile nel cisternone dell’isola di Favignana, così da determinare una carenza idrica e sempre nuovi rifornimenti a carico delle casse regionali che pagano i rifornimenti e un guadagno illecito alla società Marnavi, indagati assieme ai pubblici amministratori, Pagoto, Bevilacqua e Sammartano, sono anche i comandanti delle navi e gli armatori della società di navigazione napoletana. Uno di loro Ievoli fu in corsa per rilevare la Liberty Lines e il Trapani Calcio dopo la fine dell’era Morace travolto da un’altra indagine giudiziaria, quella sulle mazzette pagate per ottenere in modo facile i contributi della Regione sulle rotte navali onorate per le isole minori.

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Rino Giacalone, direttore responsabile e cronista di periferia. Vive nel capoluogo trapanese sin dalla sua nascita. Penna instancabile al servizio del territorio e alla ricerca della verità.