Sono 84, trasferiti al centro di Milo
Sono giunti a Trapani ieri sera gli 84 migranti soccorsi nei giorni scorsi dal mercantile italiano «Asso ventinove» in zona Sar libica. I migranti sono stati trasferiti a Trapani con la motovedetta della Guardia costiera CP289. A bordo anche sei donne e due bambine. Ha invece lasciato il porto di Lampedusa il mercantile riprendendo la rotta verso le coste libiche. Il salvataggio risale a martedì pomeriggio, quando un velivolo di Frontex segnalò la presenza di un gommone «privo di motore e semiaffondato a causa di un tubolare sgonfio». Pur non essendo il primo Stato ad aver ricevuto la notizia dell’avvistamento del gommone semiaffondato – riferisce una nota della Guardia Costiera – nè responsabile dell’area Sar in cui si trovava la suddetta unità, nè responsabile dell’area Sar adiacente (che risulta essere Malta), vista la gravità della situazione, si è attivata chiedendo alle unità mercantili presenti nella zona di dirigere verso il gommone in difficoltà». «La più vicina risultava essere Vos Aphrodite, un supply vessel battente bandiera Gibilterra, distante 9 miglia nautiche dal target, in servizio alla piattaforma petrolifera francese Total – continuava la nota – L’unità, nonostante le informazioni ricevute, si rifiutava di dirigere verso la posizione indicata per effettuare il soccorso. L’Italian Maritime Rescue Coordination Centre provvedeva, quindi, a informare lo Stato di bandiera, non ricevendo risposta. Della presenza del gommone in fase di affondamento nei pressi della piattaforma petrolifera francese Total – conclude la Guardia Costiera – e del mancato intervento di soccorso del supply vessel veniva informato il Centro di Coordinamento di Soccorso francese, che rispondeva al Mrcc italiano riferendo che nessuna nave di bandiera francese era coinvolta e che l’area Sar dell’evento era di competenza libica». Adesso si trovano nella struttura del Cie di Milo, in attesa della fotosegnalazione, identificazione e poi saranno trasferiti in altre strutture adeguate per la quarantena.
*fonte trapanioggi.it