Portuesi: “La notizia così come è riportata è parziale”

Ci perviene una nota del Consigliere Comunale Giovanni Portuesi del movimento “Oltre”, che pubblichiamo per intero:

“Carissimo direttore,

sono cresciuto in un ambiente in cui mi è stato insegnato il rispetto per il mestiere di giornalista -professione nobilissima – e pertanto ho sempre ritenuto che la buona informazione fosse quella che, di fronte ai fatti, riporta oggettivamente tutto quello che accade e del quale si fa cronaca (nera, giudiziaria, politica).

Poi che, legittimamente, il cronista o la sua testata possano avere una visione personale di come va il mondo o la politica e, dunque, essere di parte o “partigiano”, sta nell’ordine delle cose. Ma certo non si può esser “partigiani” rispetto alla realtà dei fatti che impone al giornalista di raccontarla per intero e così come è oggettivamente accaduta.

Mi riferisco in particolare a 2 recenti articoli pubblicati dalla Sua testata on line e, precisamente, a quello del 1agosto“Dimissioni in caso di indagini per reati di mafia”ove si riportano le considerazioni del gruppo consiliare Castellammare 2.0 e quello del successivo 3 agosto “La sottile via dell’astensione” ove, invece, si riportano le considerazioni del gruppo politico Cambiamenti, non presente in consiglio comunale.

Entrambi gli articoli si riferiscono alla seduta di Consiglio comunale del 30 luglio u.s. ove si afferma che la maggioranza non ha votato un O.d.g. presentato dal gruppo di minoranza con il quale si volevano impegnare i consiglieri comunali alle dimissioni in caso di indagini per reati di mafia.

Ebbene, caro Direttore, la notizia così come è riportata è parziale e, dunque, di parte (o “partigiana” se preferisce) perché non è affatto un resoconto fedele di come si sono svolti i lavori al consiglio comunale nella seduta sopra richiamata.

Difatti, se la notizia fosse stata data nella sua interezza, si sarebbe detto anche che la maggioranza non solo ha apprezzato l’iniziativa della minoranza ma ha chiesto addirittura di più: ovvero di inserire tra i reati per cui i consiglieri si impegnavano alle dimissioni, con un patto di gentlemen agreement (perché nessuna norma di legge lo impone), non solo i reati di mafia ma anche tutti i reati di corruttela e di malaffare amministrativo oltre un richiamo espresso alle previsioni della “c.d. Legge Severino”.

E proprio perché nessuna norma di legge chiede tanto a ciascun consigliere e perché il garantismo non può farsi “a corrente alternata” (frase che circola da ultimo molto spesso – anche a sproposito- nelle cronache giudiziarie della nostra provincia),i consiglieri di maggioranza hanno chiesto che l’impegno scattasse non dall’avviso di garanzia ma dal momento dell’eventuale rinvio a giudizio.

Sorvolo sul fatto che il dibattito consiliare si è svolto in un clima surreale come se, dietro l’angolo ci fossero già avvisi di garanzia confezionati in attesa di arrivare al domicilio dei consiglieri, e mi limito umilmente a ricordare che il gruppo consiliare Castellammare 2.0 si è categoricamente rifiutato di integrare l’O.d.g. in discussione con quanto dai consiglieri di maggioranza legittimamente richiesto (le do una confidenza per i non addetti ai lavori: un O.d.g. presentato in Consiglio comunale può essere modificato nel contenuto SOLO da chi lo ha presentato, ovvero i consiglieri di minoranza).

Non restava altra via che l’astensione nell’attesa di affrontare successivamente e, soprattutto con onestà intellettuale o politica, una questione delicatissima che mette in gioco diritti dei singoli garantiti dalla nostra Costituzione.

Anche perché qualcuno, di certo non io, potrebbe pensare che quello che sta accadendo non sia il frutto di una genuina volontà di legalità ma pura speculazione politica volta a dare una spallata alla attuale maggioranza magari sognando – improbabili – elezioni anticipate.

Ebbene, nel rispetto della sua nobilissima professione, e a beneficio dei lettori, mi sono indegnamente prestato a darle una mano per il ripristino della verità e della completezza dell’informazione.

La ringrazio anticipatamente per l’attenzione che vorrà dare al mio intervento e auspico che, in futuro, Lei si premuri di inviare qualcuno dei suoi collaboratori a seguire direttamente i lavori del consiglio comunale di Castellammare del Golfo; le notizie di prima mano sono sempre le migliori.”.

Questo il pensiero del Consigliere Portuesi. Dal punto di vista di chi sta pubblicando questa nota, possiamo dire che sì, siamo partigiani, con orgoglio sempre impegnati nella lotta alle ingiustizie e al pensiero unico, che vanno a danno della libera informazione. In riferimento agli articoli messi in evidenza da Portuesi, ci preme sottolineare che non abbiamo fatto altro che render noto il pensiero di due parti politiche, come da comunicato.

Come spesso chiarito con altri politici, di ogni “colore”, noi siamo disponibili a pubblicare tutti documenti necessari a dar un quadro completo di ciò che è accaduto, così abbiamo pubblicato questa nota come un altro tassello del dibattito avvenuto in Consiglio Comunale. Invece per quanto riguarda la “critica” sulla nostra non presenza in Consiglio Comunale: non sempre si può, lei ha parlato di “rispetto per il mestiere di giornalista”, ma forse, giustamente, non sa che il lavoro di giornalista è a 360° e non si può seguire di persona tutto quello che succede, per questo esistono i comunicati e tanti altri mezzi, tra questi anche i comunicati istituzionali del Comune di Castellammare del Golfo, che noi spesso pubblichiamo, quindi secondo quanto da lei lamentato anche questi potrebbero rientrare nella “visione di parte”. Siamo abituati, in alcuni casi visti come “rossi” e altri come “neri”, invece noi abbiamo il Rispetto come principio primo.

Infine, un esempio della nostra correttezza, se ne potrebbero fare tantissimi, è l’ultimo dibattito a distanza tra Fratelli d’Italia e un assessore della Giunta che lei appoggia, un dibattito serrato: pubblicato sia il pensiero degli uni, che dell’altro. Ci teniamo a precisare che la nostra non è una risposta piccata alla sua nota, ma anzi tutt’altro, vuole essere un contributo ad un dialogo tra soggetti che hanno a cuore la libertà. Un dialogo necessario, occasione di confronto per spiegarsi meglio e continuare nell’ottica non del fraintendimento, ma del confronto democratico e rispettoso. Per questo ringraziamo il Consigliere Portuese per la “lettera” e per la sua solerzia, sicuramente spinto dalla voglia di contribuire alla verità dei fatti, come tutti noi.

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Eros “Libero” Bonomo, Giornalista siciliano, vive ad Alcamo, il cui lavoro è incentrato su Passione, Rispetto e Indipendenza, così da informare al meglio i cittadini. Grande “divoratore” di Dylan Dog, musica e libri, in particolare di storia politica. Motto: “Non sarai mai solo con la schizofrenia”.