La nave della quarantena

E’ stata quasi otto ore in porto a Trapani “Azzurra” il traghetto Gnv con a bordo 603 migranti

Si è ormeggiata attorno alle 10 nella banchina di Ronciglio la nave “Azzurra” della compagnia di navigazione Gnv al momento utilizzata per trattenere a bordo 603 migranti, in gran parte tunisini, almeno il 70 per cento, ed il resto anche nuclei familiari provenienti dalla zona subsahariana. Ha lasciato il porto all’incirca verso le 18,30, per tornare in rada, a nord della Torre di Ligny dove si era fermata ieri mattina arrivando da Lampedusa. L’entrata nel porto è stata necessaria per tutta una serie di servizi tecnici, smaltimento dei rifiuti, rifornimenti, acqua potabile e viveri, ma anche per portare a bordo medicinali come chiesto dal personale della Croce Rossa Italiana che è a bordo della nave, assieme all’equipaggio. A terra ha funzionato il dispositivo di sicurezza e di assistenza predisposto dalla prefettura e al quale hanno partecipato le forze dell’ordine, Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanza, personale dei Vigili del Fuoco e della Capitaneria. Per tutto il tempo necessario alle operazioni è stato interdetto il transito verso il molo di Ronciglio, tranne ai mezzi appartenenti alle aziende che operano nella zona. Al lavoro anche i “piloti” del porto che hanno accompagnato il grosso traghetto sia nella fase di entrata che in quella di uscita. La nave infatti per le sue dimensioni ha necessità dell’assistenza dei mezzi dei “piloti” per le manovre nell’area portuale. Tanti i curiosi che si sono fermati lungo la opposta banchina Garibaldi a guardare ciò che accadeva. Non sono mancate nemmeno le stupidate di chi ha detto che era venuto a vedere se i migranti fossero sbarcati, la paura del diverso purtroppo alberga ancora dalle nostre parti. La sosta in mare comunque non sembra essere destinata a permanere fino al 17 agosto, data in cui avrà termine la quarantena. Probabilmente già fra qualche giorno la nave dovrà fare ritorno in porto per gli stessi servizi tecnici di oggi. Frattanto a terra le autorità stanno cercando le soluzioni per dare accoglienza intanto ai migranti che hanno diritto a chiedere il riconoscimento di rifugiato politico, e per organizzare il rimpatrio del folto numero di tunisini. Contatti sono in corso tra la prefettura ed il ministero degli Interni.

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Rino Giacalone, direttore responsabile e cronista di periferia. Vive nel capoluogo trapanese sin dalla sua nascita. Penna instancabile al servizio del territorio e alla ricerca della verità.