I lavoratori della raccolta rifiuti nel territorio di Alcamo non trovano pace, dopo le vicissitudini relative al passaggio a nuova ditta a quelle che si sarebbero manifestate “ora”.
ALCAMO. Stipendi pagati in ritardo e tanto altro sul tavolo di due incontri, uno tra i lavoratori della raccolta rifiuti di Alcamo, avvenuto pochi giorni fa, e ora un altro in Prefettura, come ci danno notizia alcuni lavoratori. Situazione che vede gli operai sempre al centro di varie problematiche, cioé si passa dalle vicissitudini relative al passaggio alla nuova ditta, a quelle messe sul tavolo della Prefettura, ieri, dalla sindacato UIL Trapani. Dei dettagli dell’incontro abbiamo chiesto al sindacalista Giorgio Macaddino, che in primis ha sottolineato la mancanza al tavolo della ditta che gestisce il servizio “perché non conosceva l’ordine del giorno – afferma il sindacalista -. Una cosa stucchevole”.
Sul “tavolo” della Prefettura, afferma Macaddino, “carenze e le altre molteplicità di questioni e adesso aspettiamo un ulteriore convocazione da parte della Prefettura. Nello specifico carenze abbastanza evidenti, come l’ondeggiare da parte della azienda nel riconoscere diritti fondamentali come la 104. Situazioni di uno stampo molto antico e di pratiche molto remote, che dopo 40 anni ritornano a serpeggiare”.
Il sindacalista poi ha parlato di “buste paghe date dopo e situazioni in riferimento alla sicurezza che lasciano molto, molto, ma molto a desiderare”. In particolare Macaddino ha sottolineato un elemento che definisce “davvero assurdo”, cioé che “oltre alle 90 unità, ce ne sono 18 nel limbo, ma utilizzano da tempo almeno 7 unità giornaliere facendole venire da fuori. Una cosa drammatica e non ci capacitiamo chi ha il potere di controllare come non se n’è accorto”. Ma le denunce del sindacalista non si esauriscono qua, infatti ci ha dichiarato che “in più arrivano notizie di alcuni mezzi fatiscenti e che lungo il loro cammino innaffiano un po’ il territorio”.