Favignana, i vigili urbani irreperibili

Nelle Egadi in crisi il comando della Polizia Municipale. Agenti messi in ferie per i giorni di ferragosto. Il commissario revoca le autorizzazioni, ma alcuni non si fanno trovare. Il caso approdo aliscafi: c’è da sostituire un cavo d’acciaio

“Mi creda mi sono ritrovato dinanzi una situazione incredibile”. A parlare è l’ingegnere Pietro Valenti, dirigente della Regione, assegnato alla Presidenza e che dal’11 agosto si ritrova ad essere commissario straordinario del Comune di Favignana. Lo sarà fino alle elezioni amministrative del prossimo ottobre. Voto anticipato nelle Egadi dopo lo scandalo “Aegades” che ha visto finire arrestato l’ex sindaco Pagoto, un assessore, Sammartano, il comandante della Polizia Municipale, Oliveri. I restanti componenti della Giunta si sono dimessi, determinando l’autoscioglimento e quindi la nomina del Commissario straordinario. Nei giorni scorsi lo abbiamo scritto: il giorno della vigilia di Ferragosto nell’isola in giro non c’era un solo vigile urbano. Il commissario Valenti lo conferma e svela una incredibile leggerezza commessa quando ancora lo scandalo “Aegades” non era scoppiato. “Risultano autorizzate ferie ai vigili urbani del Comando proprio per i giorni di ferragosto, su sette vigili, tre in ferie, poi c’è chi ha astensione per la legge 104. Ma non solo. Quelli in servizio non possono nemmeno utilizzare le auto, in quando il medico incaricato della sicurezza sul posto di lavoro ha rilasciato per tutti una certificazione di abilità al lavoro ma non avendo avuto i test antidroga e anti alcol, ha certificato l’inabilità alla guida”. Il commissario si è subito adoperato, revocando le ferie concesse, ma anche qui una sorpresa: “Il provvedimento di revoca si è potuto notificare a un solo vigile urbano gli altri due…sono irreperibili. Il messo non li ha trovati, non rispondono al cellulare di servizio. Peraltro – prosegue – mi risulta che dopo gli arresti il vice sindaco (Lorenzo Ceraulo ndr) aveva disposto al vice comandante del corpo della Polizia Municipale la revoca delle ferie, ma questi si è opposto all’esecuzione dell’ordine dicendo che non ne aveva i poteri e poteva incorrere in conseguenze per un atto che lui ha sostenuto non potere adottare”. Ma a non rispondere al telefonino non sono solo i Vigili Urbani. “Ho trovato aperta una procedura per la quale sull’isola, in maniera temporanea, dovevano giungere Vigili Urbani dal Comune di Valderice a dare aiuto e rinforzare la Polizia Municipale, ebbene in tutti i modi ho cercato di contattare il sindaco di Valderice ma anche in questo caso non ho ricevuto risposta alle mie telefonate. L’unica cosa che sono riuscito a fare è stata quella di riuscire ad ottenere dal Comune di Belmonte Mezzagno il distaccamento provvisorio nelle Egadi di un ispettore della loro Polizia Municipale”. Favignana in particolare più delle altre isole, per via della massima concentrazione di turisti , risente fortemente dell’assenza dei Vigili Urbani. Regna il caos. Commercianti che occupano spazi pubblici, auto lasciate in divieto di sosta. “Mi rivolgo ai residenti, ai commercianti, ai turisti – dice l’ing. Valenti – perché non c’è bisogno per forza della repressione, per la quale comunque sto cercando di occuparmene, ma basterebbe un po’ di senso di responsabilità”. Tra i primi adempimenti del commissario straordinario delle Egadi c’è stato quello di incontrare il prefetto Tommaso Ricciardi e riunire a Palazzo Municipale i comandanti delle stazioni dei Carabinieri e della Guardia di Finanza: “ho loro rappresentato quello che spero resti presto una momentanea difficoltà a garantire con i Vigili Urbani l’ordine pubblico, ho chiesto loro maggiore aiuto sopratutto per quanto riguarda il far rispettare l’ordinanza del Presidente della Regione per le misure anti Covid 19”. E poi chissà se Carabinieri e Finanzieri non riescano loro a trovare i vigili urbani che si sono dati irreperibili. Tante altre poi le anomalie trovate al Comune. Dirigenti e funzionari che come per scelta nel tempo hanno lasciato ogni ruolo al politico, “nessuna divisione tra potere politico e quello gestionale” dice ancora Valenti, “non mi ritrovo nemmeno un segretario comunale, mi sono insediato alla presenza del vice segretario perché il segretario è a scavalco e poi a ottobre andrà in pensione e quindi penso di non poterlo avere in queste settimane cariche di lavoro e nei giorni a seguire fino al voto di ottobre, Francamente tutto questo per me costituisce amara sorpresa di come un Comune piccolo ma parecchio importante fosse stato gestito”. Sembra proprio che dopo lo scandalo “Aegades” c’è stata una sorta di liberi tutti, tutti i problemi tenuti come la polvere sotto i tappeti, hanno ammorbato l’aria delle Egadi facendo loro perdere ogni splendore. Ci si sono messi anche i problemi del trasporto veloce da e per Trapani. Proprio mentre il commissario straordinario si insediava, la Liberty Lines, la compagnia che gestisce con gli aliscafi i collegamenti veloci, ha diffuso un comunicato giustificando la riduzione delle corse da e per Favignana, a causa di un problema tecnico al pontile d’attracco. “Io – dice Valenti – sento odore di certa strumentalità”. Il problema tecnico ha una spiegazione. Uno dei respingenti del pontile è venuto meno a causa della rottura di un cavo di acciaio che lo teneva agganciato. “Ho fatto un sopralluogo – racconta Valenti – in quanto chiamato dal comandante del distaccamento della Capitaneria, e ho trovato al molto anche presidente e amministratore delegato della Liberty Lines. Francamente pensavo di trovare un problema più serio e non quello della sostituzione del cavo di acciaio di una lunghezza di cinque metri. Ho chiesto alla compagni di navigazione di sostituire il cavo, servirebbero solo un paio di ore, ma mi sono sentito dire che è una responsabilità che non compete loro. Tocca alla Regione. Ho fatto presente che il dirigente tecnico dell’assessorato regionale alle Infrastrutture sarebbe stato disponibile a venire a Favignana per certificare l’esecuzione dei lavori, ma anche in questo caso risposta negativa, deve essere la Regione ad occuparsene. Stiamo parlando – ripete – di un cavo d’acciaio di cinque metri, non di costruire un nuovo pontile”. I tempi tecnici per l’intervento della Regione non sono certo lunghi, ma nemmeno possono essere immediati, “è stata preferita la strada dell’attesa con buona pace della garanzia ad assicurare un servizio di trasporto a cittadinanza e turisti”.

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Rino Giacalone, direttore responsabile e cronista di periferia. Vive nel capoluogo trapanese sin dalla sua nascita. Penna instancabile al servizio del territorio e alla ricerca della verità.