Il latitante non era cieco VIDEO

Catturato dai Carabinieri il pregiudicato Cammareri, “Ciccio Pummaroro”. Aveva lasciato il carcere perché ipovedente, ma guidava bene l’auto

Medici disattenti, o cos’altro? Francesco Paolo Cammareri, pluripregiudicato di 42 anni, deve aver saputo fingere molto bene ai medici che ad aprile scorso misero nero su bianco il suo stato di ipovedente, e quindi certificando la sua incompatibilità a causa di questo stato di disabile con la detenzione carceraria. Il gip ad aprile scorso così ne dispose la scarcerazione con l’applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari col braccialetto. Tornò in libertà nonostante fossero divenute definitive sue condanne che doveva finir di scontare nel 2031. Lui in carcere c’era finito ad agosto 2019 quando i poliziotti della Squadra Mobile lo arrestarono per essere l’autore, con complici rimasti ignoti, di una rapina, commessa nel gennaio precedente, ai danni di una coppia di medici trapanesi, sorpresi nel sonno e il colpo fruttò molto bene a Cammareri e alla sua gang. Contro quella scarcerazione la pm Sara Morri fece ricorso ottenendo ragione dal Tribunale del Riesame, adesso per riportarlo in carcere si attendeva la Cassazione. Ma nel frattempo a luglio scorso, dopo aver saputo dell’esito negativo dei giudici contro il suo ritorno in libertà, si è dato subito latitante. Le sue ricerche condotte dai Carabinieri della Compagnia di Trapani, guidati dal capitano Ruffini e dalla tenente Iacono, coordinate dal Procuratore aggiunto Maurizio Agnello e dalla pm Brunella Sardoni, ieri pomeriggio hanno avuto il buon esito. I militari sono piombati dinanzi ad una casa di Castelvetrano, mentre sull’uscio il “padrino”, così viene chiamato dal suo clan per via dei suoi rapporti con soggetti della criminalità mafiosa del trapanese, si accomiatava dalla moglie. Si è visto dinanzi i Carabinieri e si è fatto subito arrestare, lui noto per la sua indole violenta smetteva i panni del criminale abituale e con gentilezza si è rivolto ai militari pure complimentandosi con loro. I Carabinieri sono arrivati al nascondiglio di “Ciccio Pummaroro”, altro soprannome del pluripregiudicato, proprio seguendo la moglie. La donna più volte veniva seguita mentre percorreva quasi quotidianamente la strada tra Trapani e Castelvetrano. Inutili sono risultati i suoi tentativi di usare ogni volta un’auto diversa. Cammareri non è per nulla cieco, i carabinieri non solo lo hanno visto, filmato e fotografato mentre senza difficoltà salutava e abbracciava la moglie, ma grazie ad una telecamera di video sorveglianza lo hanno visto guidare perfettamente l’auto e proprio guidando un’auto sarebbe fuggito via a luglio scorso dal suo “regno”, dal rione popolare San Giuliano di Erice, restando però in contatto con il resto della sua gang. Ieri pomeriggio è stata anche arrestata per favoreggiamento la coppia proprietaria della casa dove Cammareri aveva trovato rifugio, Giuseppe Messina, 45 anni, originario di Erice e residente anche lui nel rione di San Giuliano prima di spostarsi a Castelvetrano dove si è sposato con Grazia Di Salvo, 39 anni. Messina ai Carabinieri ha raccontato che quell’uomo si trovava appena da poco nella sua casa dopo aver chiesto un bicchiere d’acqua. A parte il fatto che durante la perquisizione i militari hanno avuto prova che Cammareri stabilmente si era lì sistemato, al momento di portarlo sull’auto dell’Arma, per essere trasferito in carcere a Trapani, Cammareri ha chiesto ai militari se poteva avere i suoi abiti, tradendo così Messina, e facendo trovare nella stanza da letto un borsone con i suoi vestiti. I Carabinieri hanno denunciato a piede libero altre due persone, due giovani diciottenni che abitavano nella stessa casa. Cammareri è stato arrestato per evasione e detenzione di armi. Nel suo nascondiglio i Carabinieri hanno infatti trovato due pistole cariche con matricola abrasa, munizioni e un ingente somma di denaro.

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Rino Giacalone, direttore responsabile e cronista di periferia. Vive nel capoluogo trapanese sin dalla sua nascita. Penna instancabile al servizio del territorio e alla ricerca della verità.