Schiamazzi notturni nel centro storico di Trapani: non basta l’ordinanza del Sindaco Tranchida

TRAPANI. Il Comitato dei residenti del centro storico di Trapani, con una lettera indirizzata al primo cittadino trapanese, Giacomo Tranchida,  segnala l’inefficacia dell’ Ordinanza Sindacale (n°120 del 11 Agosto 2020)  in merito al contenimento degli schiamazzi notturni nel centro storico di Trapani. Normative non rispettate e assenza di controlli; è questa la sintesi della lettera indirizzata al primo cittadino. Nella missiva si legge a chiare lettere che persiste il problema del disturbo acustico a danno dei residenti, specie nelle ore notturne.

Egregio sig. Sindaco – scrivono dal Comitato – dopo 15 giorni dalla prima missiva ci troviamo a dover confermare come le vie del centro storico, sera dopo sera, siano state sede di attività musicali con amplificazione sonora che si sono protratte in periodo notturno anche fino all’una di notte.

Il tema della “movida” nel centro storico di Trapani è una questione ben nota da tempo che porta sempre le stesse domande. Possono coesistere, attraverso un impianto di regole condivise, pub e locali notturni con la quiete dei residenti? Cosa può fare l’Amministrazione per favorire questo percorso?

Eppure il primo cittadino nell’ultima ordinanza sindacale (anche sulla base dell’emergenza sanitaria in corso) aveva tentato di risolvere il problema attraverso diverse misure: l’ampliamento della ZTL, normative sulla diffusione musicale, regole sull’asporto di bevande e controlli serrati da parte degli organi proposti.

Nell’ Ordinanza si legge:“ l’ARPA, d’intesa con la Polizia Locale e/o con le Forze dell’Ordine, effettui in particolare nel centro storico della Città, oltre che nel territorio comunale, urgenti e soventi controlli tecnici mirati al rispetto della normativa sulla diffusione musicale anche in relazione ai decibel consentiti dalla legge e/o dalle vigenti O.S. a tutela della quiete e riposo notturno”. Controlli che, a detta del Comitato, sembrano non essere efficaci.

Quest’anno ad aggravare la questione, oltre all’inquinamento acustico, si aggiunge a buon diritto anche il rischio di contagi da coronavirus. Proprio nel quadrilatero del centro storico, nei pressi della scuola media Livio Bassi. Luogo che, oltre a trasformarsi in una discoteca a cielo aperto, crea diversi assembramenti.

I residenti, nella missiva, concludono con delle precise domande al primo cittadino: Quali sono ad oggi le risultanze della citata Ordinanza? Duole infatti sottolineare, come molti residenti abbiano da tempo terminato il proprio periodo di ferie e, nonostante la tolleranza dimostrata nei giorni festivi appena trascorsi, temono di dover continuare a subire ancora il perdurante disturbo acustico notturno nonostante l’indomani le proprie sveglie trillino anche prima delle 7 del mattino, condizione incompatibile a lungo termine con la veglia fino alle “ore piccole” imposta dalla condizione sonora del centro storico. Si spera dunque in un intervento preventivo finalizzato al rispetto delle ordinanze vigenti (che, ricordiamo a noi stessi, vietano tassativamente l’uso di amplificazioni in esterno ai locali) senza costringere i residenti, i turisti dimoranti in centro e tutti coloro subiscono tale disturbo notturno a dover chiedere l’intervento della forza pubblica dato che tale soluzione estrema risolve solo provvisoriamente il problema ma tende inoltre a trasformarlo da criticità diffusa in una “questione privata” tra residenti e esercizi pubblici, entrambi con eguali diritti di permanenza nel nostro bellissimo centro storico bisognoso di tutela e di prospettive.

Nei prossimi giorni, l’Amministrazione Tranchida, dovrà nuovamente affrontare la questione del centro storico se vuole riparare quel corto-circuito che si è innescato da tempo. Soluzione attesa da tutti: residenti, locali notturni e giovani.

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Marcello Contento nasce a Palermo nel 1982, vive la sua vita tra la Sicilia e la Toscana. Giornalista, insegnante di economia aziendale e lettore incallito di Tex e Alan Ford.