La lettera del parroco di Siracusa a coloro che gioiscono per la cacciata dei “migranti”

Poche righe, semplici e coraggiose, sono bastate per esprire un concetto semplice ai propri parrocchiani: non si può venire in chiesa e gioire per delle scelte che non fanno il bene dei poveri. Con una lettera ai propri fedeli il giovane parroco di Siracusa, Lorenzo Russo, invita loro a riflettere sula loro incoerenza.

Scrivo ai miei Parrocchiani, a quanti tra questi oggi gioiscono per l’ordinanza di Musumeci convinti da domani di essersi liberati del problema delle migrazioni, a quanti osannano scelte politiche che non fanno il bene dei poveri di questo mondo ma guardano solo al proprio interesse.

A voi dico: non venite a Messa, state perdendo tempo! Non giova a nulla battervi il petto, ascoltare la Parola del Vangelo, nutrirvi dell’Eucarestia. La vostra ipocrisia vi precede. Chiedete coerenza a chi vi circonda, imparate voi ad essere coerenti con la fede che dite di professare. Sennò saremo solo come i “sepolcri imbiancati” di cui parla Gesù: che si lasciano ammirare dalla gente per la loro bellezza esteriore, ma che all’interno custodiscono solo odore di morte.

Convertiamoci al Vangelo, fratelli miei!
Un giorno dovremo dare conto a Dio di tutto, delle parole come dei silenzi! Sull’amore saremo giudicati!

Vostro Parroco,
dLR.

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