“I sospetti covid all’ospedale di Alcamo vanno allocati nell’apposita tenda posta all’esterno della struttura, non possono essere situati all’interno come è successo e continua ad accadere. Il tutto per tutelare sia loro stessi sia il resto dell’utenza”. Lo affermano in una nota Salvatore Calamia, segretario territoriale del Nursind-Cgs Trapani, e i componenti della segreteria Antonio Benenati Antonio e Diego Motisi. Il sindacato chiede all’Asp, al prefetto, ai sindaci di Alcamo e dei comuni limitrofi e all’assessorato di intervenire per far rispettare le misure di sicurezza nel nosocomio alcamese in materia di prevenzione anticontagio.
“Questa situazione purtroppo potrebbe ripetersi – spiega Calamia – chi entra al pronto soccorso e attende i tamponi non può mettere a rischio altri pazienti, l’utenza e gli operatori sanitari. Quando vengono rilevati dei sintomi collegati al covid, o come nel caso di Alcamo se ci sono persone che sono state a contatto con un pazienti positivi, queste devono essere spostate in zone sicure, idonee e isolate. Ma per fare questo serve anche molto personale, il Nursind da mesi lancia l’allarme della grave carenza di infermieri e personale sanitario all’ospedale di Alcamo.
Al momento necessitano per garantire una adeguata assistenza e sicurezza almeno 25 tra infermieri e personale Oss. Per esempio al pronto soccorso ci sono sei postazioni da coprire, pre triage, triage, saletta rossa, area grigia, Obi e sale visite, con soli tre infermieri in atto a turno. La situazione è diventata insostenibile e potrà solo peggiorare in autunno e poi in inverno se non si interverrà come da noi richiesto. Ma la situazione è preoccupante anche in altre unità operative come in urologia, ci sono solo due urologi e pochissimi infermieri e Oss, per adesso accorpata con la l’unità operativa di cardiologia. Ma anche altre branche specialistiche come la chirurgia, la medicina e la cardiologia hanno grosse difficoltà con carenze di personale anche medico .
Non parliamo dell’unità operativa di psichiatria ormai quasi al collasso tra personale infermieristico, Oss e medico. È stato depauperato in questi mesi di personale tale fare pensare al suo trasferimento e potenziale chiusura ad Alcamo. Grazie alle nostre battaglie e al senso di responsabilità di altre figure è stato scongiurato, purtroppo però non si reperiscono medici psichiatri. Anzi a differenza di altre Asp come Palermo ad esempio, che hanno attivato le procedure concorsuali, a Trapani non si hanno notizie di concorsi per psichiatri facendo in modo che i medici incaricati vadano via. Insomma – conclude Calamia – la sensazione che manchi il senso di programmazione e pianificazione degli obiettivi. L’ospedale di Alcamo ha sempre garantito standard eccellenti dell’offerta sanitaria, è arrivato il momento di ricevere le giuste considerazioni e di risolvere la situazione in tempo utile prima che possa degenerare. Confidiamo nel nuovo commissario straordinario che ha riconfermato gli attuali direttori, sanitario e amministrativo. Pur non condividendo la scelta, per adesso, la rispettiamo purché ci si attivi immediatamente. Confidiamo anche nell’autorità del prefetto che dovrebbe convocarci proprio per discutere dell’ospedale di Alcamo e di altri argomenti importanti ancora senza risposte”.