Al voto uniti, ma non sempre

Ad ottobre alcuni cittadini siciliani andranno al voto per eleggere sindaci e consiglieri comunali, si troveranno davanti un quadro variopinto?

Si avvicinano le amministrative per molti comuni siciliani e il dibattito è incentrato sulle alleanze, che mettono in evidenza scelte molte volte diverse da parte dello stesso movimento o partito a seconda della città al voto.

Elezioni che incuriosiscono in particolar modo per vedere se le alleanze nazionali hanno effetto nel locale, infatti si può notare l’alleanza giallorossa (PD-M5S) a Termini Imerese e Barcellona Pozzo di Gotto, ma di contro questo non si ripete nei due comuni capoluogo di provincia al voto, cioé Agrigento ed Enna. Centrosinistra unito e diviso a secondo dei casi? Il centrodestra non è da meno, infatti non riesce a essere compatto dappertutto. Una variabile restano i renziani che sembrano guardare certe volta a sinistra e altre a destra. Nonostante questo quadro non ben definito, i giochi sembrerebbero per la maggior parte fatti.

A Marsala nel trapanese in cinque si contenderanno la poltrona di primo cittadino del comune più popoloso al voto. Il sindaco uscente del Pd Alberto Di Girolamo, sostenuto dalla lista Fava, Pd e altre realtà civiche scende in campo per il secondo mandato. Quattro gli sfidanti: Massimo Grillo, sostenuto da una coalizione di centrodestra senza la Lega con il supporto di uomini di Italia Viva. Il Carroccio punta tutti su Giacomo Dugo, i Cinquestelle su Aldo Rodriquez. In corsa anche Sebastiano Grasso, candidato del Movimento Popolare Arcobaleno.

Ad Agrigento il sindaco uscente, Calogero Firetto, si ricandida sostenuto dal Pd e da due liste civiche che fanno riferimento al deputato regionale autonomista Carmelo Pullara, decisione che potrebbe provocare ripercussioni anche all’Assemblea Regionale Siciliana, c’è chi ha parlato anche di espulsione dal gruppo autonomista, anche se questa evenienza non è supportata da fatti concreti, si può parlare solo di malumori.

Il centrodestra non è unito infatti in corsa ci sono Marco Zambuto, sostenuto da Forza Italia, centristi, Diventerà Bellissima, in corsa anche Franco Miccichè appoggiato da liste civiche, poi in lizza la presidente del consiglio comunale, Daniela Catalano, supportata da Lega e FdI. In corsa con il sostegno di liste civiche Aldo Piazza, invece in solitaria la consigliera comunale pentastellata Marcella Carlisi, mentre la sinistra e la lista “I Cento Passi” lanciano la candidatura della consigliera uscente Angela Galvano.

A Enna si contendono la poltrona cinque candidati. L’uscente primo cittadino Maurizio Dipietro con il sostegno di diverse liste civiche di centrodestra (compresi gli autonomisti) e di Italia Viva. Di contro c’è Dario Cardaci con cinque liste a sostegno: quella dei dem, due civiche di centrosinistra, Udc e Ora Sicilia. Cinzia Amato del M5S e Giuseppe Savoca Lega. In corsa anche Maurizio Bruno che guiderà una lista civica di estrazione cattolica.

A Termini Imerese sarà sfida a quattro. L’alleanza giallorossa si salda attorno al nome della pentastellata Maria Terranova, consigliera uscente. Il centrodestra si presenta invece spacchettato all’appuntamento elettorale. Francesco Caratozzolo (Forza Italia, Lega, Db, Ora Sicilia) e Anna Amoroso (Cantiere popolare, Udc, Fratelli d’Italia). Sarà della partita anche la candidata civica Paola Vallelunga.

A Barcellona sono tre i candidati: Antonio Mamì, vicino alla ex sindaca Maria Teresa Collica ha chiuso l’accordo con Pd, M5S, lista Cento Passi e altre realtà civiche. Poi c’è Pinuccio Calabrò, vicinissimo al capogruppo di Forza Italia all’Ars Calderone, che tiene insieme tutto il centrodestra. A fare da terzo incomodo Giuseppe Sottile sostenuto da Vox Italia.

Nel territorio etneo vanno al voto Pedara e Bronte. Nella prima, che è la cittadina del segretario regionale del Pd, Anthony Barbagallo, sarà sfida a tre. Il sindaco uscente Antonio Fallica con il sostegno della lista “Pedara Libera” nella quale trovano spazio personalità del centrodestra e il sostegno convinto della formazione di Giorgia Meloni. Dall’altro lato il dem Alfio Cristaudo, che da capogruppo del Pd in consiglio portò, un anno fa, i suoi fuori dalla maggioranza. Accanto a quest’ultimo la lista civica a trazione Pd “Vivi Pedara”. Il terzo è Nuccio Tropi del Movimento Cinquestelle.

A Bronte l’ex sindaco e senatore Pino Firrarello è deciso a riconquistare la sua storica roccaforte. Per farlo mette in campo una coalizione di centrodestra (pur perdendo alcuni pezzi). Tenta il bis il sindaco uscente, Graziano Calanna, dem vicinissimo al segretario Anthony Barbagallo, che potrà contare sul sostegno del Pd, di Italia Viva, Udc e un paio di liste civiche. In campo anche Giuseppe Gullotta sostenuto dai Raffaele Lombardo, Alfio Papale e gli ex grillini di Attiva Sicilia. Il Movimento Cinquestelle punta tutto su Valeria Franco.

Al netto di tutto ciò nella città del pistacchio, e non solo, si parla della possibilità che le coalizioni si potrebbero rimescolare prima della consegna delle liste.

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Eros “Libero” Bonomo, Giornalista siciliano, vive ad Alcamo, il cui lavoro è incentrato su Passione, Rispetto e Indipendenza, così da informare al meglio i cittadini. Grande “divoratore” di Dylan Dog, musica e libri, in particolare di storia politica. Motto: “Non sarai mai solo con la schizofrenia”.