E’ stata al centro delle indagini attorno alla sua elezione a consigliere comunale
Francesca Miceli ha deciso di dimettersi dal Consiglio comunale di Erice. La comunicazione è stata inoltrata al Presidente dell’assise consiliare Luigi Nacci e al segretario generale del Comune dott. Calogero Calamia. La Miceli ha addotto motivi personali per giustificare la sua decisione. Ma indubbiamente devono avere pesato le indagini che nel tempo l’hanno riguardata. In parte archiviate, come quella per il presunto voto di scambio. Una vicenda però che continua a creare notti insonni alla politica ericina. La Miceli si insediò come consigliere comunale a pochi giorni dal voto amministrativo. Era la prima dei non eletti nella lista civica “Toscano Sindaco”, ma arrivò in aula per le dimissioni del primo degli eletti, Francesco Tarantino. Si adombrò la possibilità che Tarantino sarebbe stato indotto a dimettersi da un soggetto parecchio discusso, per i suoi passati giudiziari parecchio pesanti, Diego Pipitone. Tarantino da parte sua è rimasto sempre in silenzio, sostenendo scaturite da ragioni personali le sue dimissioni. La Miceli è finita anche indagata nell’ambito dell’inchiesta che vide arrestato l’ex vice sindaco di Erice Angelo Catalano. Catalano avrebbe agevolato in un lavoro edilizio privato (l’eliminazione di barriere architettoniche a favore del locale commerciale gestito dal marito della consigliera) in cambio del voto favorevole in aula , per la delibera sul piano rifiuti. Indagini che hanno portato la Miceli, che frattanto aveva aderito al gruppo consiliare del Pd, ad allontanarsi dalla sindaca Toscano, finendo di recente con l’essere una dei firmatari della mozione di sfiducia contro la prima cittadina. A firmare la mozione sono stati otto consiglieri, adesso però con le dimissioni della Miceli, si sono ridotti a sette. Numero insufficiente per la presentazione in aula consiliare. A succedere alla Miceli adesso sarà la profesorressa Angela Maria La Porta.