Ritardi, banchi monoposto e la carenza di forza lavoro. L’inizio della scuola per i Sindacati

Ritardi e carenze di forza lavoro, ma anche mancanza di banchi monoposto, queste le problematiche ravvisate dai Sindacati

Foto Cecilia Fabiano/ LaPresse Abbiamo sentito alcune sigle sindacali in riferimento all’inizio della scuola, la sensazione è che poteva andare meglio, ma leggiamo il pensiero di alcuni esponenti sindacali:

La Piana e Cassata (CISL): “Ci sono ancora scuole nei nostri territori che hanno difficoltà per la ripartenza”
“I problemi della scuola si sono solo accentuati con l’emergenza Covid, purtroppo sia gli enti locali che le amministrazioni periferiche della Scuola si sono mossi con colpevole ritardo, basti pensare che soltanto a inizio di luglio sono stati avviati i vari tavoli tematici per programmare tutti gli interventi necessari per adeguare le strutture alle rinnovate esigenze legate alla sicurezza. Ci sono ancora scuole nei nostri territori che hanno difficoltà per la ripartenza, specie quelle situate in edifici costruiti tanti anni fa e che necessitano di lavori di adeguamento e ammodernamento. Siamo dell’idea, e lo abbiamo ribadito già dai primi di luglio, che i dirigenti scolastici sono stati lasciati soli, sottoposti a continui monitoraggi, dapprima dall’Ufficio scolastico regionale della Sicilia e dopo dall’Ambito territoriale di Palermo, che di fatto hanno appesantito una gestione delle loro scuole già problematica”.
C’è la questione banchi monoposto che dovrebbero arrivare, il sindacato sta portando avanti iniziative per accelerare l’arrivo? Qual è la situazione?
“Ci risulta che siano arrivati solo in poche scuole, ma vorremmo ribadire che le difficoltà della scuola non sono solo legate ai banchi ma a ben più gravi difficoltà. Mancano spazi adeguati, a dieci giorni circa dall’inizio della scuola devono essere ancora nominati centinaia di docenti. Inoltre le procedure di reclutamento, attualmente in corso di svolgimento, sono viziate da numerosi errori legati, per lo più, alla volontà dell’amministrazione di completare a tutti i costi, operazioni complesse in pochi giorni”.
Scuola significa anche forza lavoro, si parla molto di organico non sufficiente, quindi quali le difficoltà e quali le soluzioni.

Scuola significa anche forza lavoro, si parla molto di organico non sufficiente, quindi quali le difficoltà e quali le soluzioni.

“Tra le difficoltà, peraltro ripetutamente segnalate, registriamo il mancato ritorno nei nostri territori di centinaia di docenti titolari fuori dalla Sicilia bloccati dalle indicazioni rigide del Ministero e della Direzione regionale rispetto al termine perentorio di chiusura delle operazioni, entro il 31 agosto. Altre regioni hanno invece fatto scelte diverse tutelando i lavoratori e le loro famiglie, specie in un momento storico come questo. Segnaliamo inoltre l’atavica carenza di docenti in possesso di specializzazione all’insegnamento su sostegno in presenza di migliaia di posti disponibili. Auspichiamo un intervento deciso e risolutivo da parte delle istituzioni che hanno facoltà di decisione, affinché vengano aumentati i posti di sostegno in organico di diritto così da garantire ai nostri alunni disabili il personale specializzato e permettere, al contempo, il rientro di molti nostri docenti. Cogliamo l’occasione per rivolgere il nostro augurio di sereno inizio anno agli alunni, Ata, docenti e Dirigenti Scolastici ben consapevoli delle difficoltà che dovranno affrontare ma altrettanto sicuri”.

Messana (CGIL): “Una sinergia che doveva essere più efficace tra enti locali e scuola”.

“Ci sono scuole che hanno difficoltà a garantire la sicurezza, per fare un esempio c’era una scuola in cui mancava la scala antincendio ed in extremis si è provveduto. In alcune il doppio turno ha creato difficoltà alle famiglie che si dovevano organizzare e infine alcuni lavori sulle strutture potevano esser fatti meglio e così evitare alunni dislocati in altre sedi.

Dal punto di visto delle regole per contrastare il coronavirus le scuole si sono organizzate in tempo per quanto riguarda mascherine e igienizzanti, invece in riferimento ai banchi monoposto c’è un ritardo, che non dipende però dalle scuole che oltretutto si sono organizzate anche in questo senso.

Il grande problema? Sono gli organici. Non c’era bisogno di aggiornare le graduatorie per il reclutamento dei precari nel mesi di agosto. E’ stato un disastro, ma nonostante ciò si è riusciti a portare a termine il tutto. Per un avviamento più sicuro si doveva stabilizzare i precari, ma il governo ha deciso per nuovo reclutamento e nuovi concorsi, che ancora si devono svolgere. L’immissione in ruolo in tutta italia ha visto solo una bassa percentuale di posti coperti, per esempio in provincia di Trapani ci sono tanti posti che non sono stati messi in ruolo. Si doveva fare prima e meglio.

Bisogna dire che nella provincia di Trapani il sostegno è stato garantito, le nomine sono state fatte, invece per i “posti comuni” ancora sono in corso le procedure per dare gli incarichi ai precari, anche se la maggior parte sono stati assegnati. Speriamo che il covid non ci porti problemi, come la temporanea sospensione dell’attività didattica”.

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Eros “Libero” Bonomo, Giornalista siciliano, vive ad Alcamo, il cui lavoro è incentrato su Passione, Rispetto e Indipendenza, così da informare al meglio i cittadini. Grande “divoratore” di Dylan Dog, musica e libri, in particolare di storia politica. Motto: “Non sarai mai solo con la schizofrenia”.