Mafiosi col reddito di cittadinanza

Indagine ad Agrigento, tutti i nomi

La social card in tasca a 11 agrigentini ritenuti illegittimi percettori del reddito di cittadinanza. La Guardia di Finanza su ordine della Procura agrigentina ha spossessato i presunti indebiti percettori dei bancomat loro rilasciati. A coordinare le indagini sono il procuratore Luigi Patronaggio e il pm Gloria Andreoli. Gli inquirenti hanno accertato che gli indagati, tutti con precedenti per reati legati alla criminalità organizzata di tipo mafioso, tra loro anche soggetti colpiti da misure cautelari personali, anche loro familiari, avevano avanzato ed ottenuto, senza averne titolo, istanza per ottenere il reddito di cittadinanza. I nomi sono quelli di Ignazio Sicilia, Enzo e Paola Quaranta, Luigi Messana, Giovanni Calogero Scozzaro, Carmelina Virone, Calogera Sferlazza, Rosalia Calacione, Lucia Cacciatore, Maria Spoto, Sergio Cusumano. L’indagine è stata trasmessa come segnalazione anche all’ines, per la revoca del contributo. Per questa indagine ci sono complessivamente 69 indagati, il danno arrecato all’erario supera i 300 mila euro. «Sono in corso — dice il procuratore Luigi Patronaggio — ulteriori indagini per identificare altri illegittimi percettori del reddito di cittadinanza, sia per l’esistenza di condizioni soggettive ostative alla erogazione che per l’esistenza di concomitanti rapporti di lavoro in nero »

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Rino Giacalone, direttore responsabile e cronista di periferia. Vive nel capoluogo trapanese sin dalla sua nascita. Penna instancabile al servizio del territorio e alla ricerca della verità.