“Sorella sanità”, giudizio immediato per Candela, Damiani e altri otto

A giudizio l’ex direttore dell’Asp di Trapani Fabio Damiani e Antonino Candela, ex direttore dell’Asp di Palermo

Accolta dal gup di Palermo la richiesta di giudizio immediato per i dieci indagati per l’ultimo scandalo della sanità siciliana in cui vennero arrestati con l’ipotesi di reato di corruzione gli ex direttori delle Asp di Palermo e Trapani Antonino Candela e Fabio Damiani oltre ai loro mediatori, ai funzionari regionali e agli imprenditori che si sono prestati a pagare mazzette in cambio di appalti di milioni di euro.

Il gup Antonella Consiglio ha accolto la richiesta del giudizio immediato proposta dai sostituti procuratori Giacomo Brandini, Giovanni Antoci e dal procuratore aggiunto Sergio Demontis. Gli indagati che verranno giudicati con questo rito alternativo sono:  Antonino Candela, ex direttore generale dell’ Asp di Palermo sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari, Fabio Damiani, suo omologo all’asp di Trapani attualmente ancora in carcere, Roberto Satta, imprenditore cagliaritano agli arresti domiciliari, Francesco Zanzi, anche lui manager di un’azienda di apparecchiature mediche (ai domiciliari), Giuseppe Taibbi e Salvatore Manganaro (entrambi ai domiciliari) considerati i mediatori tra gli imprenditori e i dirigenti delle aziende sanitarie. Gli altri quattro indagati sottoposti a giudizio immediato sono: Angelo Montisanti, Crescenzo De Stasio, Ivan Turola e Salvatore Navarra. Il processo inizierà il primo febbraio del 2021 davanti ai giudici della terza sezione in composizione collegiale.

Fonte La Repubblica – Francesco Patanè

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