di Marco Bova
Il gup di Caltanissetta ha rinviato a giudizio l’ex senatore Nino Papania e un maresciallo dei carabinieri, accusati di accesso abusivo e rivelazioni di notizie segrete. Tra gli episodi contestati anche quella di aver acquisito documenti riservati sulla vita privata di un magistrato in servizio alla Procura di Trapani. Il processo inizierà il prossimo 15 dicembre e si svolgerà con il rito dibattimentale. Il rinvio a giudizio del gup di Caltanissetta trae origine da una perquisizione eseguita dai militari della Guardia di Finanza di Trapani nel maggio 2015 nella sede di una cooperativa gestita dall’ex parlamentare del Pd, durante la quale vennero sequestrati dei documenti riservati. La vicenda si inserisce tra le indagini dei pm di Trapani sulle elezioni amministrative di Alcamo del 2012, per cui Papania è stato condannato in due differenti processi, uno di questi poi annullato dalla Corte d’Appello di Palermo. Tra i documenti sequestrati vi sono “notizie afferenti la sfera privata e le vicende giudiziarie” del marito del magistrato Rossana Penna, titolare delle indagini su Papania che, dopo l’episodio, lasciò la pubblica accusa nei processi in corso. I due coniugi sono stati riconosciuti parti offese dal gup di Caltanissetta. Secondo i pm nisseni, Papania “agiva quale mandante e istigatore” mentre Roberto Sabato, maresciallo dei carabinieri all’epoca in servizio ad Alcamo, “abusivamente si introduceva nel sistema informatico istituito presso l caserma dei carabinieri”, in particolare “accedendo ai documenti riservati e coperti da segreto contenuti in tale sistema informatico e impossessandosi di copia informatica degli stessi”.
Fonte Agi.it