“La decisione della Sindaca di Erice di affidare la prestigiosa Fondazione Erice arte, primario luogo di cultura, al prof. Giordano Bruno Guerri suscita immediato stupore, al quale aggiungere incredulità e dolore. Il neo sovrintendente, pur pieno di titoli accademici, pur essendo noto nel Paese quale storico, rimane sempre per i democratici e gli antifascisti chi si dice convinto che “ se in Italia c’è un pericolo è l’antifascismo, non certo il fascismo”. Basta questo a classificare il tipo di cultura che si vorrebbe portare nella democratica Erice.
L’ANPI, associazione nazionale partigiani d’Italia, nata per volontà dei partigiani con lo scopo di perpetuare il ricordo di cosa è stato il fascismo, vigilare perché non abbiano ad avere riconoscimento culture e organizzazioni che si rifanno al fascismo, non può non esprimere la sua forte protesta per questa scelta che è un passo indietro nella storia, soprattutto di Erice, città da sempre antifascista; basta a questo proposito ricordare che il suo primo Sindaco è stato il comunista Vincenzo Badalucco. Erice è la città che ha dato i natali a Pietro Ermelindo Lungaro, trucidato dai nazisti con la complicità dei fascisti alle Fosse Ardeatine a Roma. L’ANPI di Trapani dalla sua rinascita ha scelto di celebrare a Erice, davanti alla targa che ricorda Lungaro il 25 aprile, lo ha sempre fatto in collaborazione dell’amministrazione comunale; dalla sua elezione è stata la Sindaca Toscano ad unirsi all’ANPI nel ricordare il valore di quella data e rinnovare l’impegno antifascista. La Sindaca Toscano ha dato il suo patrocinio ed è stata presente alla manifestazione organizzata dall’ANPI e tenuta al palazzo Sales per ricordare il trapanese Michele Rinaudo, medaglia d’argento al V.M., uno degli eroi di Unterluss. Proprio per questi precedenti troviamo gravissimo che si sia deciso di affidare la cultura di Erice, città antifascista a Giordano Bruno Guerri, autore della mostra a Salò su “Il culto del Duce”. Che tipo di cultura si vuole proporre agli abitanti del territorio ericino? Noi vogliamo conoscere le reali motivazioni che hanno portato la Sindaca e il consiglio di amministrazione a questa scelta, chi è stato il suggeritore, magari qualche assessore regionale.
Una cosa è certa, l’ANPI di Trapani eserciterà con più forza la sua vigilanza antifascista, da oggi anche sull’attività della fondazione Erice Arte”.