Dalla Regione un contributo economico alle famiglie dei pescatori prigionieri in Libia

Approvato in aula all’Assemblea Regionale Siciliana un emendamento, a firma dell’Assessore al Bilancio Armao e dell’Agricoltura Bandiera, per aiutare economicamente le famiglie dei pescatori prigionieri in Libia da due mesi circa. Domani l’approvazione finale.

La Regione Sicilia ha deciso di agire concretamente a favore dei familiari dei marittimi che da circa due mesi sono nelle mani delle milizie del Generale Haftar in Libia, con un contributo economico. Un emendamento a firma degli Assessori Armao e Bandiera che prevede un’azione necessaria, che va ad impattare su una situazione che non è una novità e che ha creato sia in passato che ora rapporti tesi tra i Paesi contendenti di acque internazionali o in taluni casi acque autoproclamate nazionali da nazionalità estere. A farne le spese coloro che lavorano e le famiglie dei pescatori “in stato di fermo”, che patiscono conseguenze sia dal punto di vista affettivo che economico.

Nello specifico è stato approvato all’ARS un emendamento che prevede un contributo straordinario di 100 mila euro a fondo perduto per le famiglie dei marittimi. Fondi derivanti dalla riduzione riguardante l’esercizio finanziario 2020 Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca. Provvederà al ristoro il Dipartimento Regionale della Pesca Mediterranea.

Questo contributo alle famiglie si va a sommare ad altri arrivati da iniziative della curia e di associazioni di categoria.

Domani l’approvazione finale.

Sull’argomento riproponiamo l’intervista all’Assessore al Bilancio, nonché vice presidente della Regione Siciliana, Gaetano Armao

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Eros “Libero” Bonomo, Giornalista siciliano, vive ad Alcamo, il cui lavoro è incentrato su Passione, Rispetto e Indipendenza, così da informare al meglio i cittadini. Grande “divoratore” di Dylan Dog, musica e libri, in particolare di storia politica. Motto: “Non sarai mai solo con la schizofrenia”.