Reparto oleario che rischia grosso, questo sembrerebbe il pensiero di Di Giorgio, vicesegretario della Lega Sicilia, che inoltre denuncia: “in pericolo soprattutto i piccoli produttori”.
“Il comparto olivicolo/oleario rischia il collasso e le misure fin qui annunciate non prevedono, per questa categoria, nessun tipo di ristoro” lo denuncia Francesco Di Giorgio, vicesegretario regionale della Lega Sicilia Salvini Premier e sindaco di Chiusa Sclafani.
“Le misure di contenimento della pandemia stanno avendo un effetto devastante – spiega Di Giorgio – una produzione già scarsa a causa di eventi climatici che ha fatto registrare una costrizione del 25% circa, si è aggiunto il blocco degli ordini da parte di tutto il canale Horeca a causa delle chiusure attuali. In particolare il divieto di spostamento tra i vari comuni in una regione come la Sicilia ha impedito ai cittadini di comprare l’olio direttamente dai produttori e negli oleifici di loro fiducia e li ha costretti a rivolgersi alla grande distribuzione, che commercializza spesso olio di scarsa qualità ed anche esteri, per soddisfare il loro fabbisogno giornaliero”.
“La filiera produttiva rischia il crollo di fatturato anche del 50 o addirittura 60%. Una grave perdita che non verrà recuperata, almeno per quest’anno e a cui il Governo non ha affatto pensato” conclude il vicesegretario della Lega Sicilia.