Il protagonista della bufera sulla sanità siciliana Mario La Rocca, intercettato nell’inchiesta sulla tangentopoli del mare
Il suo nome è da giorni sulle pagine dei quotidiani e dei siti on line dopo lo scoop de “La Sicilia” che lo scorso 21 novembre ha reso pubblico un suo audio su whatsapp, nella chat dei funzionari dell’assessorato regionale alla Sanità. Lui è l’ing. Mario La Rocca, direttore generale dell’assessorato alla Sanità. Un nome nella bufera, che ha scatenato anche la reazione dei Carabinieri del Nas che si sono messi a indagare. Bufera anche politica che punta diritto contro l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, che le opposizioni dell’Ars hanno tentato di sfiduciare. La questione è nota. L’audio incriminato è del 4 novembre, alla vigilia della decisione del Governo nazionale di includere la Sicilia nella zona arancione a proposito di emergenza pandemica. E La Rocca in quell’audio pare faccia riferimento alla necessità di falsare i dati su terapie intensive, cartelle cliniche, ricoveri. «Non sento cazzi, perché oggi faranno le valutazioni (dal ministero, ndr) e in funzione dei posti letto in terapia intensiva decideranno in quale fascia la Sicilia risiede». « Appena stasera ci chiudono — continua il messaggio vocale — ognuno sarà responsabile di quello che la Sicilia subirà in termini di restrizioni».
“Un dirigente che sa di cartelle cliniche falsificate – sottolinea l’on. Claudio Fava riferendosi all’autodifesa del capo del dipartimento Pianificazione strategica finito al centro della bufera – deve immediatamente fare i nomi. Qui parliamo della salute dei siciliani, non di dettagli di stile. Faccia i nomi e li faccia alla Procura”. La Rocca sulla questione si è difeso, ha concesso anche una intervista a La Repubblica. Ma la questione non si è allentata. Ma l’aspetto che oggi vogliamo sottoporvi è un altro. E cioè che La Rocca non è nuovo a proposito di questioni clamorose. Lui infatti è tra gli intercettati nell’ambito della famosa e forse troppo presto dimenticata inchiesta sulla tangentopoli del mare. L’indagine dei Carabinieri di Trapani denominata “Mare Monstrum” e che ha visto finire sotto processo gli armatori della Ustica Lines, ora Liberty Lines, Vittorio ed Ettore Morace, il primo ex patron anche del Trapani Calcio, il presidentissimo che fece arrivare i granata in serie B e a sfiorare la promozione in serie A, l’ex governatore Crocetta, la senatrice Simona Vicari l’ex sindaco di Trapani ed ex deputato regionale Mimmo Fazio, dirigenti e funzionari della Regione. Un vorticoso giro di mazzette per lasciare incontrastato il predominio nei collegamenti navali veloci in Sicilia, la Ustica Lines. L’indagine ha fatto venire fuori come la società armatoriale poteva addirittura controllare i bandi per le rotte onorate di contributo pubblico e evitare i controlli sui rendiconti. E soprattutto evitare che sul suo percorso potrebbero insorgere intoppi. Riuscì addirittura stoppare la nomina di un possibile avversario quale consulente della quarta commissione parlamentare all’Ars che si occupa di trasporti. Il nome del consulente era quello del capitano Giuseppe “Pino” Prestigiacomo. Attraverso Giuseppe Montalto, allora segretario particolare dell’assessore regionale Giovanni Pistorio, i Morace riuscirono a bloccare quella nomina. E nelle intercettazioni emerge il nome di La Rocca allora capo di gabinetto all’assessorato regionale alla Mobilità. Ecco alcune delle intercettazioni trascritte.
MONTALTO Pronto
LA ROCCA senti io sto salendo in commissione ti ho scritto che c è anche Totò Lentini dei
nostri in commissione eeee se becco la Maggio le posso chiama parlare
apertamente
MONTALTO ma intanto vediamo di capire da dove partì sta cosa
LA ROCCA Giusè
MONTALTO ma è Prestigiacomo Prestigiacomo il Comandante
LA ROCCA penso proprio di si aspetta
MONTALTO non se ne parla neanche proprio non se ne parla neanche questo ci crea solo
rotture di coglioni a noi
LA ROCCA si Giuseppe eeee Giuseppe Prestigiacomo
MONTALT0 il comandante
LA ROCCA si
MONTALTO ora glielo faccio ammazzare io
LA ROCCA okay
MONTALTO lo faccio ammazzare nel senso politico non è che poi minchia mi finisce
LA ROCCA si esatto ride
MONTALTO ciao
LA ROCCA ciao ciao
MONTALTO Mario
LA ROCCA fra cinque minuti mi vedo con Trizzino che sta venendo in Assemblea
MONTALTO ah
LA ROCCA se tu riesci a parlare con Lentini perché il mio numero di telefono
MONTALTO ora lo chiamo io
LA ROCCA quello che ho io è staccato quindi forse ce ne ha un altro
MONTALTO lo chiamo io a Lentini
LA ROCCA va bene okay ciao
MONTALTO ciao
LA ROCCA Giovanni Giovanni e è informato Giovanni no
MONTALTO ora ci stiamo sentendo
LA ROCCA dico non vorrei che lui si incazza
MONTALTO già da quel lato siamo coperti ah
LA ROCCA eh lo so ho parlato anche con Tancredi quindi
MONTALTO va bene
LA ROCCA dico ma Giovanni diglielo non vorrei che poi dice
MONTALTO non ti preoccupare certo che glielo dico Mario non ti preoccupare ciao
LA ROCCA va beh okay ciao ciao
MONTALTO Mario
LA ROCCA va beh tutto a posto
MONTALTO che significa
LA ROCCA nel senso cheee non la fanno più questa questa elezione perché è successo
diciamo molto è stataaaa moltooo oggetto di discussione pre commissione e
quindi non si è fatta più hanno parlato
MONTALTO e chi è che ha discusso
LA ROCCA no e i grillini e hanno parlato anche con la Maggio
MONTALTO uh
LA ROCCA eee con Assenze pure c ho parlato pure io con Assenze e quindi sta cosa salta
tra l’altro io Alongi neanche c’era
MONTALTO uh uh
LA ROCCA quindi non si fa più va bene
MONTALTO okay baci
La Rocca poi è stato intercettato a discutere con Montalto dei soldi da fare arrivare alla Ustica Lines senza tanti problemi.
MONTALTO scusami per l’orario
LA ROCCA no figurati come va
MONTALTO mi ha detto di chiamarti (Pistorio ndr) Bene tutto a posto Sono stato a Trapani oggi sulla questione per la questione aliscafi Mi sono fatto un lungo discorso con MORACE ho visto un po tutte le cose Ora domani c’ è una riunione Fulvio (Bellomo ndr) non ci sarà Giovanni (Pistorio ndr) non c’è Giovanni mi dice vacci tu e La Rocca
LA ROCCA ma dove Peppe
MONTALTO da noi
LA ROCCA ah va bene
MONTALTO che succede te lo spiego in due minuti ti rubo proprio due secondi
LA ROCCA si dimmi
MONTALTO l’anno scorso avevamo sette milioni in più Quando abbiamo fatto il bando o meglio gli uffici hanno fatto il bando hanno sovrastimato la vendita dei biglietti. Quindi hanno considerato una quota biglietti che in realtà non è stata venduta In questi casi non è che gli diamo soldi in più lui deve eliminare corse quest’ anno. Quindi quest’ anno avremo sette milioni in meno rispetto all anno scorso più le corse che tagli in realtà scompagina un poco
LA ROCCA ma lui le corse le taglia in inverno
MONTALTO si
LA ROCCA dove non fa biglietti
MONTALTO dove ci sono pochissimi passeggeri lo so Il punto è che ci sono i sindaci sul piede di guerra perché quelle corse invernali che noi consideriamo anche uno spreco in realtà sono di servizio per dirti ce ne è uno o due su Linosa o Lampedusa qualcuna su Ustica che in qualche modo intacca il pendolarismo degli insegnanti qualcuna sulle Egadi stesso discorso quindi quelli sono un po incazzati
LA ROCCA e ora vediamo
MONTALTO Giovanni mi ha detto tu vai lì con Mario ascoltate perché noi dobbiamo dire soltanto la cosa che l’assessore è presente quindi ascoltate vediamo che dicono gli uffici dopo di che
LA ROCCA a che ora ?
MONTALTO credo alle 11 30
LA ROCCA va bene tranquillo
La riunione era stata indetta dalla dirigente Piazza per nulla disponibile a favorire l’armatore Morace come invece era accaduto con chi l’aveva preceduta nell’incarico, Salvatrice Severino. Nell’ordinanza del gip Gaeta si legge: Prima del termine della riunione LA ROCCA si avvicinava alla Piazza e in disparte le prospettava la possibilità di reperire altri fondi e accontentare le richieste di Morace. La dirigente in maniera categorica replicava al suo interlocutore che non era disposta ad avallare alcuna procedura di emergenza ne a procedere ad eventuali estensioni che riteneva assolutamente contra legem. La stessa intimava a La Rocca di non far allocare in bilancio altri soldi poiché l’ estensione avrebbe violato il quinto d’ obbligo. La Rocca quindi prima le chiedeva e poi affermava che la diminuzione di 7 milioni rispetto all’ anno precedente da 70 a 63 milioni di euro circa dei soldi stanziati per il bando del 2017 non sarebbero stati sufficienti a fronteggiare le esigenze. La Piazza in modo fermo diceva di aver fatto tutte le gare e assunto tutti gli impegni pluriennali di spesa sino al 2020 e di non aver bisogno di ulteriori fondi. “A me non servono soldi in più”.
L’ing. Mario La Rocca, burocrate regionale di lungo corso, indicato tra gli uomini più vicini all’ex presidente dell’Ars, Francesco Cascio, non è tra gli indagati di Mare Monstrum, sarà semmai testimone citato da alcune delle difese degli imputati, ma indubbiamente emerge un suo ruolo parecchio incline a favorire certi accordi sotto banco. Le intercettazioni hanno mostrato la sua percezione netta di condotte non proprio legali. Uscito indenne dall’inchiesta Mare Monstrum a lui è stato permesso di far carriera e arrivare a sedere su una poltrona ben più importante di quella di capo di gabinetto, trasferendosi all’assessorato alla Salute diventandone direttore generale.
L’assessore regionale Razza ieri ha ottenuto il sostegno della maggioranza nell’aula di Palazzo dei Normanni e ha evitato la sfiducia. Poche parole ha però scelto di dedicare al suo direttore generale La Rocca che gli ha fatto rischiare la poltrona sulla quale siede all’interno del Governo Musumeci.