A distanza di pochi giorni dalla festa dell’Albero, organizzata dall’istituto Alberghiero “I e V Florio “ di Erice con la collaborazione del Circolo di Legambiente, oggi, con in prima linea la DS prof.ssa Pina Mandina e il Prof. Francesco Gulino , hanno voluto dare il proprio contributo in occasione della giornata mondiale del suolo per dare maggior eco ad un tema così importante e attuale quale quello della salvaguardia del suolo, con la presenza di una rappresentanza minima di alunni a causa covid 19 , i ragazzi dell’Istituto sono nuovamente protagonisti nella Giornata Nazionale del Suolo , con due momenti di Sensibilizzazione , in prima mattina si è tenuto in diretta streaming sulla pagina Facebook dell’Istituto una video conferenza su Meet “Pianeta Terra: specchio di ciò che siamo”, con attività che hanno affrontano temi come la desertificazione, i cambiamenti climatici, la raccolta differenziata, l’economia circolare…e quant’altro riguarda l’ambiente, hanno seguito in collegamento oltre 160 alunni, subito dopo si è provveduto ad una piantumazione di alcuni alberi di leccio nelle aiuole della Scuola, fornite dal responsabile del “GIARDINO DEGLI ALBERI SOSPESI” di Marsala Prof. Rosario Bonura .
Dichiara Benigno Martinez Presidente del Circolo Nautilus di Legambiente TrapaniErice, sembra banale ricordarlo, ma senza suolo non si mangia. Senza tutela del suolo, si rischia di essere travolti da frane e alluvioni, senza suolo si perde un importantissimo serbatoio di carbonio. Il suolo è altresì fondamentale nel contrasto ai cambiamenti climatici ed è un’indispensabile riserva di biodiversità. Insomma, dal suolo dipende la nostra vita sul pianeta. Perché racchiude il più importante quantitativo di carbonio terrestre, da una corretta gestione può dipendere gran parte del successo della lotta al cambiamento climatico.
Il suolo, fino ad oggi non ha ricevuto la giusta attenzione che merita, la sua rilevanza per la sopravvivenza umana è decisamente sottovalutata. E’ maltrattato, abusato, coperto e impermeabilizzato dall’edificazione senza limiti, inquinato, desertificato.
Occuparsi di salvaguardia del suolo può sembrare molto accademico. In realtà, si tratta di un’attività meno astratta di quanto si pensi – ha spiegato il presidente nazionale di Legambiente Stefano Ciafani – considerando che la perdita di suolo è sotto gli occhi di tutti e che i fenomeni estremi che lo coinvolgono, come il dissesto idrogeologico e l’estrema aridità, lasciano ogni anno segni sempre più tangibili sulla pelle del nostro Paese. Con questi incontri intendiamo promuovere la conoscenza e le pratiche che garantiscono una maggiore tutela di questa risorsa naturale tra gli “addetti ai lavori”, tra chi ha un rapporto quotidiano con il suolo, ossia agricoltori e allevatori, ma anche professionisti, come architetti, ingegneri, agronomi e geometri, e personale delle amministrazioni regionali. Perché gli studi si trasformino in attività e le attività in risultati. Perché chi coltiva, chi fa pianificazione urbanistica e chi stabilisce le regole lo faccia seguendo criteri che ne garantiscano la massima protezione “
Le conseguenze del consumo di suolo sono sempre più evidenti ed è urgente
intervenire .