La Commissione Ambiente all’Assemblea regionale Siciliana ha detto si al Piano Regionale dei Rifiuti Regionale. Problema risolto? Il dibattito tra ottimisti e chi dice che questo piano è un flop.
La Commissione Ambiente dell’Assemblea Regionali Siciliana ha dato un parere positivo al Piano Regionale dei Rifiuti targato Musumeci. Il voto ha visto la contrarietà degli esponenti di opposizione del Movimento 5 Stelle, l’assenza degli esponenti del Partito Democratico, che hanno disertato l’aula perché richiedevano di spostare il voto a Martedì, visto la grande mole di pagine da esaminare, e infine l’assenza degli esponenti di Attiva Sicilia, che come sembra dedurre dalle parole di una sua componente, Valentina Palmeri, sarebbero per un si condizionato, cioé Palmeri mette in evidenza che l’importante era avere il Piano, per dare ordine lì dove non c’era e per non far scivolare ulteriormente il finanziamento di oltre 150 milioni di euro della programmazione europea e del ministero per la realizzazione dei tanto agognati impianti pubblici, ma il Piano è debole sull’aspetto dell’economia circolare e ora ci sono tre anni per cambiarlo andando a recepire le norme europee, lì sarà il passaggio cruciale, questo è come se fosse un piano-ponte.
Una vicenda quella del Piano Rifiuti che riguarda un settore dove sempre ha regnato la confusione e questo di sicuro ha fatto il gioco di chi non agiva legalmente, chi sfruttava tale situazione per richiedere un prezzo alto ai comuni che avevano necessità di smaltire i propri rifiuti, ma il non aver dato un quadro chiaro agli imprenditori che operano nel settore ha fatto sì che anche questi non avessero davanti un sistema ben preciso da seguire.
Un Piano Rifiuti che pur creando le basi per un sistema certo e che eliminerebbe il conferimento in discarica, a detta di alcuni, non convince altri come 5 stelle e PD, infatti c’è chi lamenta la mancanza di un indirizzo certo sulla tipologia degli impianti, quindi non è piaciuta la “laicità” su questo aspetto espressa dall’Assessore Pierobon. Sul versante impianti secondo il Piano la scelta ricade sui territori, quindi da parte del Governo regionale si è voluta dare più responsabilità a questi, anche se parte delle opposizioni ha parlato di un tentativo di scaricare la responsabilità, che oltretutto secondo alcuni è anche contro la legge.
Ascoltiamo le caratteristiche del Piano e i dubbi dalle parole di alcuni protagonisti del dibattito in Commissione Ambiente: