Confisca contro i Loretta

Mafia: Polizia e Finanza eseguono un provvedimento per circa 2 milioni di euro sottratti così ai due imprenditori su ordine del Tribunale delle misure di prevenzione di Trapani

L’infiltrazione mafiosa nel campo delle attività edilizia e dello smaltimenti di rifiuti speciali, quali amianto, e di scarti provenienti da lavori edili, emerge ancora una volta attraverso un provvedimento di confisca che ha colpito due imprenditori di Mazara del vallo, condannati in passato per la vicinanza alla cosca mafiosa di Mazara del Vallo. L’ordine di confisca, per circa 2 milioni di euro, è stato deciso dai giudici del Tribunale delle misure di prevenzione di Trapani. ad eseguirlo è stato il pool investigativo composto dai poliziotti della Divisione anticrimine della Questura di Trapani e dai finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria. Gli imprenditori raggiunti dalla confisca sono i fratelli Carlo e Giuseppe Loretta, 54 e 40 anni, il primo detenuto in carcere, l’altro ai domiciliari. La vicinanza a Cosa nostra, e in particolare al capo della cosca mazarese, Vito Gondola, morto di recente ma che si scoprì essere stato il terminale dei “pizzini” in arrivo e partenza per il latitante Matteo Messina Denaro, per i giudici ha permesso il loro arricchimento. I fratelli Loretta secondo i giudici che hanno deciso la confisca erano per Cosa nostra trapanese punti di riferimento per il settore dell’imprenditoria edile e dello smaltimento rifiuti, ambiti questi notoriamente remunerativi. L’impresa dei Loretta era riuscita per anni ad essere nel trapanese una tra le poche abilitate allo smaltimento dell’amianto. Sfruttando questa particolarità erano riusciti a ottenere commesse durante i lavori di costruzione del nuovo ospedale di Mazara del vallo. E nello stesso periodo la sede della loro azienda era usata per alcuni summit mafiosi. La misura patrimoniale ha riguardato n.7 beni immobili (abitazioni e terreni agricoli), n.26 mobili registrati, (autoveicoli, motoveicoli, mezzi agricoli e macchine operatrici semoventi), n.2 società con relativo compendio aziendale (operanti nei settori edili e di smaltimento rifiuti), n.3 tra conti correnti e rapporti bancari

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Rino Giacalone, direttore responsabile e cronista di periferia. Vive nel capoluogo trapanese sin dalla sua nascita. Penna instancabile al servizio del territorio e alla ricerca della verità.