Operazione “Cutrara”, prima udienza davanti al GUP

PALERMO. È stata fissata per il prossimo 15 gennaio alle 9:30 l’udienza preliminare davanti al GUP di Palermo per gli indagati dell’operazione antimafia denominata “Cutrara” portata a termine nel giugno scorso dai Carabinieri del Reparto Operativo provinciale.

L’indagine “Cutrara” ha permesso di far luce sulla riorganizzazione della famiglia mafiosa di Castellammare del Golfo guidata dal boss pluripregiudicato Francesco Tempesta Domingo. Dopo la chiusura delle indagini dell’ottobre scorso, la richiesta di rinvio a giudizio per gli indagati che dovranno comparire davanti al Gup del Tribunale di Palermo per l’udienza preliminare.

Tra gli indagati anche il Sindaco di Castellammare del Golfo Nicola Rizzo, non più indagato per concorso esterno in associazione mafiosa, ma per favoreggiamento reale con l’aggravante di cui al 416 bis 1, cioè di avere favorito l’associazione mafiosa. La contestazione è inserita nell’avviso di conclusione delle indagini firmato dai pm della Procura antimafia di Palermo, Gianluca De Leo e Francesca Dessì.

Ciccio Tempesta Domingo è indagato per avere capeggiato la cupola mafiosa di Castellammare del Golfo, per aver detenuto armi ed avere violato gli obblighi della sorveglianza speciale. Tra gli indagati anche l’ex presidente del Consiglio comunale di Trapani Francesco Di Bono, indagato per estorsione con l’aggravante del favoreggiamento all’associazione mafiosa. Tra gli indagati anche il trapanese Francesco Virga, pregiudicato per mafia, sospettato nel contesto di un’altra inchiesta, operazione “Scrigno” di essere il capo della cupola mafiosa del capoluogo trapanese, figlio dell’ergastolano Vincenzo Virga, capo della famiglia mafiosa di Trapani dalla metà degli anni ’80 sino al suo arresto avvenuto nel 2001.

I 21 indagati del blitz “Cutrara” sono: Francesco Ancona, 90 anni, Diego Angileri, 83 anni, Felice Buccellato, 79 anni, sottoposto ai domiciliari, Vito Di Benedetto, 54 anni, Rosario Antonino Di Stefano, 51 anni, sottoposto all’obbligo di dimora, Lilla Di Bartolo, 50 anni, Nicola Di Bartolo, 42 anni, Francesco Di Bono, 56 anni, Camillo Domingo, 63 anni, Francesco Domingo, 64 anni, l’ex Vice Presidente del Consiglio Comunale di Castellammare del Golfo Francesco Foderà, 64 anni, Salvatore Labita, 41 anni, Daniele La Sala, 40 anni, agli arresti domiciliari, mentre sono tutt’ora in carcere Salvatore Mercadante, 35 anni, e Gaspare Maurizio Mulè, 54 anni, questi ultimi già condannati per associazione mafiosa. Gli altri indagati sono Nicolò Rizzo, 59 anni, Antonino Sabella, 63 anni, in atto detenuto e indagato anche nella recente operazione antimafia “Ruina”, agli arresti domiciliari è invece Sebastiano Stabile, 73 anni, in carcere sono infine anche Francesco Stabile, 61 anni, Carlo Valenti, 42 anni e Francesco Virga, 50 anni.

Francesco e Camillo Domingo, Felice Buccellato, Daniele La Sala, Salvatore Mercadante (indagato anche per violazione della sorveglianza speciale), Antonino Sabella, Francesco e Sebastiano Stabile, Carlo Valenti sono indagati per associazione mafiosa. Nicola Rizzo, Francesco Ancona (genitore della convivente del sindaco Rizzo) Rosario Antonino De Stefano, Francesco Foderà, Salvatore Labita e Vito Di Benedetto sono indagati per favoreggiamento reale con l’aggravante di avere favorito l’associazione mafiosa.

Accusa di estorsione, sempre con l’aggravante mafiosa, per Francesco Domingo, Maurizio Gaspare Mulè (già condannato per l’estorsione ai danni dell’imprenditore Gregory Bongiorno), Carlo Valenti, Diego Angileri, Francesco Domingo, Nicola Di Bartolo, Francesco Virga e Francesco Di Bono.

Francesco Domingo, Lilla Di Bartolo e Nicola Di Bartolo sono indagati anche per trasferimento fraudolento di valori. I due Di Bartolo sono titolari della “Comunità alloggio Madre Teresa” di cui Ciccio Tempesta Domingo ne sarebbe stato il socio occulto. Il Sindaco Rizzo è indagato per l’incontro avvenuto il 18 giugno 2019 tra lui e il padrino don Ciccio Tempesta a casa del suocero del sindaco, Francesco Ancona. Durante l’incontro il boss avrebbe chiesto al Sindaco Rizzo di trovare un immobile dove sistemare una comunità alloggio per anziani. Per la difesa si è trattato di un incontro casuale, per la Procura invece è stato voluto.

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Emanuel Butticè. Castellammarese classe 1991, giornalista pubblicista. Laureato in Scienze della Comunicazione per i Media e le Istituzioni all’Università degli Studi di Palermo con una tesi sul rapporto tra “mafia e Chiesa”. Ama viaggiare ma resta aggrappato alla Sicilia con le unghie e con i denti perché convinto che sia più coraggioso restare.