PALERMO. Dopo un drammatico 2020 in prima linea contro la pandemia, per le Rsa e le strutture socio sanitarie siciliane il 2021 si preannuncia non meno difficile. “Nonostante la contrazione dei ricoveri dovuta al Covid 19 – dice Francesco Ruggeri, presidente della sezione Strutture socio-sanitarie di Sicindustria – continuiamo a garantire i servizi e i posti di lavoro. Ma senza un sostegno economico le strutture non saranno in grado di poter continuare a garantire gli standard attuali”.
È per questo che Sicindustria chiede al presidente della Regione, Nello Musumeci, e all’assessore alla Salute, Ruggero Razza, il riconoscimento anche per quest’anno, a titolo di ristoro, del 90 per cento della quota di budget assegnato e che, a causa della pandemia, non può essere coperto dalle prestazioni rese e rendicontate mensilmente. “Si tratterebbe – continua Ruggeri – di un segnale importante verso un comparto che sta pagando un prezzo molto alto, ma che continua a supportare quotidianamente la sanità pubblica, garantendo la massima assistenza e professionalità ai propri ospiti e pazienti”.