Ad oggi non risultano procedimenti disciplinari aperti a carico di qualcuno, ma siamo ancora nei 30 giorni di tempo previsti dalla legge. Indagini interne, quindi, ancora in corso, ma il Segretario Generale ribadisce quanto scritto nella relazione presentata al Sindaco
CASTELLAMMARE DEL GOLFO. La vicenda della festicciola di compleanno tenutasi la mattina del 27 gennaio scorso nella Sala Giunta di Palazzo Crociferi, nelle scorse settimane ha acceso un forte dibattito in città. Un dibattito in alcuni casi degenerato, purtroppo, in insulti sui social, condannati da più parti. Ma una cosa è ormai chiara a tutti: la festa, in barba alle norme anti Covid e in piena zona rossa, è stata “uno schiaffo a tutti quei cittadini – hanno scritto sui social – alle prese con le restrizioni imposte dal Governo nazionale e regionale”. Tanto da indignare, oltre che i cittadini, anche diversi personaggi pubblici che hanno condannato duramente il gesto sui social, oltre a suscitare l’attenzione di molti quotidiani nazionali.
Dopo la relazione difensiva dei dirigenti Comunali, arrivata sulla scrivania del Sindaco il giorno dopo il fattaccio, il Primo Cittadino ha annunciato ulteriori verifiche e accertamenti. Rizzo, quindi, ha annunciato il pugno duro. In sostanza ha ribadito che non si sarebbe fermato alla relazione di comodo dei Dirigenti. “È stato chiesto di approfondire i fatti, – ha spiegato Rizzo – e verificheremo se sussistono i presupposti per eventuali procedimenti disciplinari. Il gesto – aveva affermato il Sindaco Rizzo nei giorni scorsi – va certamente condannato per il luogo e soprattutto per il momento in cui è stato fatto”. Ma dopo quindici giorni dalla vicenda, sono stati aperti dei procedimenti disciplinari? In molti lo chiedono, per questo motivo abbiamo provato a fare un po’ di chiarezza.
È noto a tutti che eventuali provvedimenti disciplinari si potranno attuare soltanto a termine di un iter che andrà avanti con i termini e i tempi sanciti dalla legge per i dipendenti della Pubblica Amministrazione. Per gli Enti pubblici, con le modifiche apportate dal d. lgs. 25 maggio 2017, n.75, vale il termine perentorio dei 30 giorni per avviare un procedimento disciplinare. La riforma infatti ha stabilito che il termine per la contestazione dell’addebito è di 30 giorni, mentre il termine per la conclusione del procedimento è fissato in 120 giorni, entrambi perentori. L’apertura di un procedimento disciplinare può portare a un provvedimento o a un “nulla di fatto” se non si evidenziano irregolarità o comportamenti non in linea con la legge.
Adesso si attende di capire il risultato delle indagini interne già avviate e se al termine dei trenta giorni verranno evidenziati eventuali responsabilità in merito all’organizzazione della festa nonostante le restrizioni anti Covid, o se invece non emergerà nessuna irregolarità. Nello specifico se il fatto sarà sanzionabile con un semplice “rimprovero verbale”, oppure se le responsabilità verranno accertate dall’organo disciplinare denominato Ufficio Procedimenti Disciplinari (UPD). L’ufficio per i Procedimenti Disciplinari del Comune è composto dal Segretario Generale e dai Dirigenti del I e II settore, gli stessi che hanno sottoscritto la relazione in cui, in sostanza, affermano di non aver evidenziato irregolarità. Nella relazione si legge che “i dipendenti erano debitamente forniti di mascherina anticovid e osservavano il dovuto distanziamento”. E ancora “Si è acconsentito tacitamente di usare la sala riunioni”. Il termine tacitamente, di fatto, si può configurare come una vera autorizzazione? Domanda a cui presto bisognerà dare una risposta.
Per questo abbiamo provato a chiedere informazioni al Segretario Comunale Dott. Manlio Paglino che dal canto suo ha spiegato che ad oggi, chiaramente, non c’è ancora nessun procedimento disciplinare avviato dal Consiglio di disciplina. I Dirigenti, come ha spiegato il Segretario raggiunto al telefono da Alqamah.it, restano sulla posizione messa nero su bianco nella relazione consegnata al Sindaco, ma lo stesso Segretario non esclude in ogni caso la possibilità di aprire eventuali procedimenti, infatti i termini per l’avvio dell’iter sono ancora in corso (i 30 giorni previsti dalla Legge scadranno a fine mese). Il Consiglio, quindi, allo stato attuale, non avrebbe evidenziato irregolarità, rimandando alla relazione in cui spiegano quanto avvenuto la mattina del 27 gennaio.
In merito abbiamo sentito anche il Sindaco di Castellammare del Golfo Nicola Rizzo che ha ribadito che si tratta di una procedura del Segretario Comunale al quale non può, chiaramente, interferire. Ma da parte sua ci tiene a precisare, ancora una volta, che ha sollecitato ulteriormente anche nei giorni scorsi il Segretario e i Dirigenti di approfondire fino in fondo la vicenda. Quindi la palla passa definitivamente al Segretario Comunale Dott. Manlio Paglino. Non resta che attendere l’esito dell’indagine interna al termine dei 30 giorni previsti dalla legge per capire se verranno aperti ufficialmente dei procedimenti disciplinari. Intanto, come appreso da Alqamah.it, in questi giorni sono previsti ulteriori accertamenti interni.