Un’orchestra tutta al femminile? Si dice che la Musica è femmina, quindi niente di più naturale che veder un insieme di donne distruggere le barriere culturali per creare musica VIDEO
Un’orchestra tutta al femminile, perché no. La prima reazione non è stata di stupore, perché non vedevo la necessità di questo e neanche la anormalità nel dover “raccontare” un dialogo con una artista che aveva creato un’orchestra tutta al femminile, ma poi sono ritornato alla realtà e certo qualche uomo, purtroppo tanti, non non ne esce bene, perché troppi i casi di femminicidio e troppi i casi di discriminazione sul lavoro in base al sesso. Questo dialogo dunque è diventato una denuncia, dell’assurdità di dover ribadire un concetto che è ovvio e naturale: la parità tra donna e uomo.
Nelle parole dell’intervistata, Alessandra Pipitone direttrice dell’Orchestra e fondatrice della stessa, la voglia di lanciare un messaggio chiaro e semplice: le donne possono e le donne sanno dare un tocco diverso, rendendo migliore la vita. Un dialogo che personalmente mi ha arricchito e non però perché avevo davanti una donna, ma perché mi sono trovato davanti ad un essere umano che sprigiona passione per l’arte e quindi capace di spiegare al meglio la funzione della musica e il ruolo di un’orchestra tutta al femminile, sia dal punto di vista sociale, che artistico.
Non resta che dar spazio all’intervista-dialogo per meglio intendere cosa significa Woman Orchestra e fare musica in tempo di coronavirus, quando la difficoltà diventa opportunità.