In attesa del deposito della perizia sulle intercettazioni è slatata ieri l’udienza del processo che si svolge dinanzi al Tribunale di Trapani
E’ stata rinviata al 23 marzo l’udienza del processo scaturito dall’operazione antimafia dei carabinieri “Scrigno”, che si celebra innanzi il Tribunale di Trapani presieduto dal giudice Daniela Troja. Oggi il Tribunale ha rinviato l’udienza perché le perizie sulle intercettazioni, il cui incarico è stato assegnato ad un nuovo perito, Antonino Caiozzo, non sono state depositate. In precedenza l’incarico era stato conferito al perito Pasqualina Amato, il cui incarico però fu poi revocato. Sono numerose le intercettazioni oggetto di perizia. Il nuovo perito Caiozzo dovrebbe depositare una prima grossa parte della perizia all’udienza del 23 allorquando citato dal pm De Leo verrà sentito il capitano dei carabinieri Diego Berlingeri, che all’epoca delle indagini era in servizio al comando del Reparto Operativo provinciale dei carabinieri e seguì lo sviluppo investigativo. La sua testimonianza farà seguito a quella del tenente colonnello Antonio Merola, e servirà a entrare nel vivo del dibattimento. Il processo “Scrigno” vede imputate otto persone, tra cui l’ex deputato regionale Paolo Ruggirello, il boss Nino Buzzitta di Trapani ed il capo della presunta cosca mafiosa di Favignana, Vito D’Angelo. Un altro troncone dell’indagine è stato oggetto di un processo svoltosi col rito abbreviato dinanzi al gup del Tribunale di Palermo ed ha portato tra l’altro alla condanna di tre storici esponenti delmandamento mafioso di Trapani, i fratelli Virga, Franco e Pietro, figli del capo mafia ergastolano Vincenzo Virga, e dell’ex consigliere comunale del Psi, Franco Orlando. Loro tre agli atti del processo “Scrigno” risultano avere riroganizzato il mandamento mafioso di Trapani, allacciando stretti contatti con i capi degli altri mandamenti della provincia e con potenti capi famiglia come quelli di Castellammare del Golfo. I Virga e Orlando sono stati intercettati anche mentre si interessavano della raccolta di voti in occasione di alcune consultazioni elettorali tra il 2017 e il 2018, elezioni importanti come quelle per il rinnovo del Parlamento regionale.