“Come richiesto dal Presidente ho rassegnato le mie dimissioni da assessore regionale all’Energia e servizi di pubblica utilità. Ringrazio il Presidente per l’opportunità che mi ha concesso e rivolgo, a lui e a chi prenderà il mio posto, tutti gli auguri di un buon lavoro”. Così in un post il dimissionario Assessore regionale all’Energia e ai Rifiuti, Alberto Pierobon, che sarà sostituito dalla professoressa Daniela Baglieri, nominata nel pomeriggio di oggi dal presidente Nello Musumeci, in rappresentanza dell’Udc.
Un post molto scarno, Pierobon a dir il vero non è mai stato di molte parole, per lasciare una delle poltrone più “scottanti”, quella che riguarda i Rifiuti, settore sempre al centro di polemiche politiche e vicende giudiziarie.
Dimissione comunque non volontarie, ma “come richiesto dal Presidente”. Questa affermazione sintetizza tutte le settimane di discussioni e previsioni. Sono state settimane nelle quali si accavallavano varie voci: devono liberare un assessorato per darlo ad una donna, perché il Tar doveva pronunciarsi in merito, visto che con l’ultimo rimpasto era venuta meno la presenza del genere femminile in Giunta; Pierobon era troppo tecnico; Pierobon dava fastidio; si doveva dar conto alle forze in campo in vista delle prossime elezioni nel 2022; un attacco all’UDC che lo ha voluto. La versione “tecnico” è stata utilizzata dal presidente della Regione Nello Musumeci: «L’assessore Pierobon ha completato il mandato che gli avevo affidato, in qualità di tecnico, quando l’ho chiamato in Giunta: predisporre il disegno di legge sulla riforma dei rifiuti ed il definitivo Piano regionale dei rifiuti. Lo ha fatto con competenza, tenacia e trasparenza, proprio secondo le linee che gli ho indicate al momento del suo insediamento. Lo ringrazio per l’importante apporto fornito e spero di poter contare, nel futuro, su consigli e suggerimenti”.
Al netto di tutto ciò, si può dire che se ne va un Assessore che comunque lascia una buona eredità da un certo punto di vista, cioé aver lavorato per dare un sistema in un settore, quello dei rifiuti, caratterizzato da confusione, emergenze, e vicende giudiziarie ma naturalmente da un altro punto di vista molte le critiche sui tempi e su alcune decisioni, come quella di “laicità” in riferimento agli impianti previsti per lo smaltimento, quindi lasciando una porta semi aperta a impianti di dubbio impatto ecologico e in alcuni casi c’è qualcuno che ha bollato il piano Rifiuti regionale come non praticabile così redatto.
Un Assessore potremmo dire “amato e odiato”, un tecnico che ha caratteristiche di politico, ma secondo molti nell’ambito politico regionale non meritava di andare via in questa maniera e con una motivazione apparente “debole”, secondo molti.
A conclusione di quest’articolo alleghiamo un altro post dell’ormai ex Assessore Pierobon:
“Siamo piccole tessere di un immenso mosaico in continua evoluzione. Sono stato accolto in Sicilia da menti limpide, cuori caldi e mani forti che mi hanno insegnato e aiutato a navigare in acque, a volte, agitate.
La strada da fare era, ed è, ancora tanta.
Ma in questi quasi tre anni insieme abbiamo davvero messo le basi per girare pagina in alcuni delicati settori strategici per la nostra quotidianità, per il nostro ben-essere e quello di questa meravigliosa terra.
Lungo il percorso ho incontrato amministratori competenti e visionari, che non hanno paura di nulla e che sanno prendersi le proprie responsabilità, comunità di cittadini che si rimboccano le maniche perché sono stanchi di delegare, organi di polizia e della magistratura che ci aiutano a proteggere ciò che ci appartiene. Il nostro futuro!
Sì, ogni tanto è capitato di incontrare qualche piccolo soggetto che si muove bene nel buio, briga per i propri interessi personali, sottrae risorse della collettività e ne rallenta lo sviluppo.
Servono leggi che asciughino le paludi, illuminino a giorno ogni zona d’ombra, tolgano alibi a chi ci si nasconde dietro e permettano di ottenere quelle normalità degli eventi che ci spettano di diritto.
Oggi lascio sul tavolo dell’assessorato una proposta di legge per avere una normativa chiara di riferimento, un piano rifiuti ideato e pensato su misura per la Sicilia che ne governa l’operatività, e tante idee e progetti in cantiere. Abbiamo indirizzato sui binari giusti azioni e riforme che attendevano da troppi anni: i lavori nelle dighe per aumentare l’acqua negli invasi, le bonifiche, il potenziamento delle energie rinnovabili, la riforma dell’idrico. Bisogna proseguire senza indugi.
So che ci sono buone mani che possono portare avanti questo percorso, necessario al futuro della collettività, perché ne capiscono e condividono il valore.
Voglio ringraziare il Presidente Nello Musumeci e il Sen. Questore Antonio De Poli – che mi ha segnalato quale assessore tecnico esterno – per avermi dato la possibilità di vivere questa straordinaria esperienza. Ringrazio il Comitato di legalità e di trasparenza, in particolare il Presidente Sergio Lari, tutte le persone del mio staff che in questi tre anni mi sono state vicine e quei dipendenti e collaboratori dell’assessorato che hanno dimostrato come, anche nella pubblica amministrazione, si possa combattere come se si trattasse delle proprie cose.
Come in effetti è.
La Sicilia e i siciliani resteranno per sempre nel mio cuore, e per tutto quello che potrò sarò sempre pronto a ricambiare il rispetto e l’affetto che mi hanno donato”.