“Una rete di Comuni attenti alla salute dei cittadini allo scopo di diminuire l’inquinamento urbano e favorire la sostenibilità ambientale incentivando la mobilità elettrica”
CASTELLAMMARE DEL GOLFO. Il Comune di Castellammare ha aderito alla “Carta Metropolitana della mobilità elettrica” che ha lo scopo di mettere in rete le attività degli Enti locali per attivare la mobilità elettrica e ridurre l’inquinamento urbano. La carta dell’elettromobilità è un documento presentato a Milano nell’ambito dell’evento “e_mob”, allo scopo di “coinvolgere ed educare città e Comuni verso una mobilità più sostenibile e pulita”.
Il Comune di Castellammare aderendo dichiara di condividere le 5 linee guida della carta metropolitana per la diffusione della mobilità elettrica in ambito urbano e precisamente: offrire al consumatore valide motivazioni per il cambiamento culturale; accelerare lo sviluppo di una rete di ricarica accessibile al pubblico; ampliare la possibilità di ricarica negli immobili residenziali e aziendali; dare un forte impulso allo sharing (Bici-auto-moto-tricicli e mezzi nautici) con mezzi elettrici; stimolare l’introduzione di mezzi elettrici nei segmenti di mobilità con maggior efficacia e praticabilità.
“Abbiamo già avviato interventi concreti per la diffusione della mobilità elettrica urbana ed intendiamo sviluppare ulteriormente delle politiche che possano dare un contributo reale alla riduzione dell’inquinamento nelle nostre aree urbane -affermano il sindaco Nicolò Rizzo e l’assessore all’Ambiente Vincenzo Abate-. Per questo, tenendo in considerazione anche le nostre specificità territoriali, abbiamo aderito alla Carta nazionale dell’elettromobilità, impegnandoci ad operare per realizzare le azioni inserite nel documento, con l’obiettivo di creare, con gli altri sottoscrittori, un percorso di condivisione aperto e costruttivo, per dare vita a “rete” di Comuni attenti alla salute dei propri cittadini diminuendo notevolmente le emissioni inquinanti, migliorando così la qualità di vita e favorendo la sostenibilità ambientale”.