Trasformare una crisi pandemica globale in un’opportunità per elaborare gli strumenti necessari per affrontare la minaccia epocale dei nostri tempi, i cambiamenti climatici. PARCHI EOLICI OFF-SHORE , TRANSIZIONE ENERGETICA NELLE ISOLE MINORI, AMBIENTE PAROLA CHIAVE, è stato il titolo di un laboratorio di idee tenuto sui canali webinar ieri sera organizzato da Base Riformista PD provincia di Trapani.
Tanti gli intervenuti che si sono susseguiti, a cominciare dal mondo politico, con la Presidente della commissione ambiente alla Camera on. Alessia Rotta.
Il mondo dell’ambientalismo è stato invece rappresentato dal direttore esecutivo di Greenpeace Onufrio, dall’avv. Pipitone di Legambiente ed Italia Nostra, con i rappresentanti regionali e provinciali Janni e Piepoli.
Gli interventi sono stati arricchiti da figure provenienti dal mondo scientifico, come il Presidente nazionale del Conisma dott Mazzola, dal ricercatore del CNR di Palermo Ing Scianna e dall’ing Silvestrini, direttore scientifico di QualEnergia e Kyoto Club.
Oggetto dell’incontro il tanto discusso parco eolico Off-Shore, la cui richiesta di esecuzione è stata presentata da Renexia.
Si è colta l’occasione, dunque, per dialogare sui cambiamenti climatici e su quali effetti, nel giro di pochi anni, questi possano comportare per il nostro stile di vita.
Ci si è concretati anche sulle azioni che possono essere poste in essere per rispettare il Green new Deal e sugli obbiettivi per far diventare il continente europeo a emissioni zero entro il 2050.
Tanti quindi gli aspetti discussi, dall’opportunità degli impianti off-shore alla decarbonizzazione che, per forza di cose, richiederà grandi quantità di energie rinnovabili, nell’ottica di una prospetiva tecnologia dall’enorme potenziale globale.
Il confronto parte dall’ideache la Sicilia ha in questo momento storico grandissime potenzialità, potendo, con uno sguardo illuminato verso il futuro, diventare Hub Energetico per l’intera Europa
Per fare questo però, con l’ausilio di tutte forze che potranno essere messe in campo servirà giocarsi le proprie carte in maniera impeccabile, evitando gli storici errori commessi con i petrolchimici presenti sulla nostra Isola.
E si sono ovviamente discusse anche le criticità, partendo dai dubbi sull’impatto paesaggistico, sull’impatto dei flussi migratori dell’avifauna e le potenziali ricadute sulle economie territoriali e sull’indotto, dal transito dei flussi commerciali alle attività ittiche.
Base Riformista Provincia di Trapani, nell’articolata relazione presentata, ha chiesto a tutti i livelli di adottare una linea politica RADICALE: ad esempio la richiesta per le isole Minori italiane di un piano di decarbonizzazione, la compensazione con opere di fruizione pubblica alla Renexia o le altre società private che vogliano sviluppare l’impiantistica off-shore in Italia, la realizzazione di cavidotti per tutte le isole minori italiane, che non essendo interconnesse hanno nei loro territori ancora centrali elettriche a gasolio inquinanti.
Tenuto conto che questi piccoli territori rientrano nel novero di grande interesse naturalistico e culturale, essendo sede di parchi nazionali, riserve e aree marine protette, tutelate dallo Stato Italiano, riteniamo che oggi si debba investire sulla loro transizione energetica.
Ci preme infine sottolineare il fatto che, come forza politica riformista e progressista, è per noi fondamentale tutelare il livello occupazionale, partendo dalle opere di bonifica, trasformazione e rigenerazione delle stesse centrali in produttori di acqua desalinizzata o sviluppatori di rinnovabili.
Salute, ambiente e diritto al lavoro possono coesistere se, partendo dagli avanzati modelli scientifici sviluppati negli ultimi tre decenni, saremo bravi ad investire con la volontà del progresso sostenibile.