Decreto sostegni. Domani mobilitazione dei lavoratori agricoli anche a Trapani

Il presidio davanti la prefettura organizzato da Fai, Flai e Uila 

Si terrà anche a Trapani, domani, la mobilitazione dei lavoratori e delle lavoratrici del settore agricolo organizzata in tutta Italia da Fai Cisl, Flai Cgil, Uila Uil a sostegno di alcune proposte di modifica al decreto Sostegni.

Il sit in in città si svolgerà di fronte la Prefettura a partire dalle ore 10, nel rispetto delle disposizioni anti Covid.

“Il Decreto Sostegni – affermano i segretari generali Fai, Flai e Uila Trapani Giovanni Di Dia, Adolfo Scotti e Tommaso Macaddino – esclude i lavoratori stagionali del comparto agricolo da qualsiasi tipo di ristoro. Con loro il Governo ha dimenticato anche lavoratrici e lavoratori agricoli impegnati negli agriturismi e nel settore del florovivaismo. L’emergenza sanitaria ha fatto precipitare la maggior parte dei lavoratori coinvolti e le loro famiglie in una situazione di povertà. Vogliamo ricordare a tutti, ma soprattutto ai nostri rappresentanti politici, i lavoratori agricoli sono essenziali sempre, non solo quando è stato chiesto loro lavorare con abnegazione, garantendo che il cibo arrivi ogni giorno sulle tavole di tutti. Oggi, più che mai, è necessario tutelare questi lavoratori con diritti contrattuali, con un reddito dignitoso e sostegni adeguati come ad altre categorie di lavoratori”.

E concludono: “I presidi del 10 aprile in tutta la penisola sono necessari a rivendicare con forza, all’Autorità prefettizia in rappresentanza dello stato centrale, le ragioni di migliaia di famiglie di lavoratori del settore agricolo, ridotte allo stremo. Alle prefetture consegneremo un documento unitario con le nostre richieste tra le quali la garanzia per l’anno 2020 ai fini della tutela assistenziale e previdenziale delle stesse giornate di lavoro svolte nel 2019, l’estensione della Naspi ai dipendenti a tempo indeterminato di imprese cooperative e dei liberi consorzi, il riconoscimento della cassa integrazione stabile anche per i pescatori e l’esigenza di rinnovare rapidamente i contratti provinciali”.

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