Un bene confiscato alla mafia da “orto sociale” a discarica abusiva. 1600 metri di spazio verde che attendono ancora di essere restituiti alla città. Il Consigliere Mistretta ha presentato un’interpellanza
CASTELLAMMARE DEL GOLFO. Si torna a parlare di beni confiscati alla mafia a Castellammare del Golfo, ma non per segnalare esempi virtuosi. Come già evidenziato in una nostra recente inchiesta (leggi qui: parte 1, parte 2), in città sono tantissimi i beni confiscati alla mafia ormai in stato di abbandono e degrado. Molti di questi adesso rischiano di perdersi per sempre. Tra questi anche l’ex orto sociale di via San Paolo della Croce. Un piccolo fabbricato ormai in stato di degrado e devastato dai vandali e un terreno di circa 1600 metri coltivabili ormai ridotto a una discarica abusiva. Nel 2015, quando il bene era soltanto oggetto di sequestro, venne affidato temporaneamente dal comune alla Cooperativa Unione delle Famiglie. A loro venne dato in concessione gratuita l’utilizzo del terreno, grazie a loro pulito e riqualificato, per ricavare prodotti della terra utili ai cittadini in difficoltà economica. Un progetto molto importante che venne inaugurato dall’allora Prefetto di Trapani Dott. Leopoldo Falco. Un progetto poi, dopo la confisca disposta con decreto n°15/2012 M.P. divenuta definitiva il 15/06/2016 per effetto della sentenza di rigetto pronunciata dalla Corte di Cassazione, in bene tornò nelle disponibilità dello Stato.
Oggi, dopo anni di degrado, il bene, risulta ancora non assegnato. Per questo motivo il Consigliere di minoranza del gruppo VIA Antonino Mistretta, ha presentato un’interpellanza per chiedere un intervento di riqualificazione urgente. “Sentite le ripetute sollecitazioni provenienti da molti cittadini riguardo lo stato di abbandono e di incuria in cui si trova il terreno confiscato alla mafia, sito in Via San Paolo della Croce di fronte l’omonima Chiesa, già in precedenza inaugurato come “Orto Sociale”. – ha sottolineato il Consigliere Mistretta nell’interpellanza – Considerato che alcuni “zelanti ed onesti” cittadini lo utilizzano come discarica abusiva in barba ai regolamenti comunali, in materia di raccolta differenziata, constatato, anche con prove fotografiche fatte pervenire da alcuni cittadini, che, oltre ai topi ed animali randagi, attratti dalla fatiscente discarica la stessa è frequentata da gruppi di cinghiali che, in cerca di cibo, scendono dalla vicina montagna, rappresentando oltre che un emergenza sanitaria anche un pericolo fisico per passanti o bambini che giocano nei pressi dei condomini vicini. Preso atto che, per quanto a mia conoscenza, tale apprezzamento di terreno risulta nella disponibilità dei Beni Comunali ma che, qualora cosi non fosse, nulla vieterebbe al primo cittadino, nella veste di massima Autorità Sanitaria Comunale, di intervenire in questa situazione emergenziale”. Il consigliere Mistretta, quindi, chiede un intervento di bonifica urgente per motivi sanitari, in attesa che venga predisposto un bando di assegnazione per fini sociali per poterlo riaffidare e, quindi, per restituirlo alla città definitivamente.
“La interpello, Sig. Sindaco, per sapere – aggiunge Mistretta – se è a conoscenza di tali problematiche e quali iniziative intenda intraprendere per evitare che, quella che sarebbe dovuta essere una occasione di riscatto per la nostra città, invece di un “Orto Sociale” diventi una “sconfitta sociale”, rimanendo solo una discarica e un ricettacolo di cinghiali ed altri animali randagi, con grave pericolo per la salute e l’incolumità dei cittadini”.