Castellammare sogna la “sua riserva” di Monte Inici. Il progetto c’è, ma negli anni è naufragato nei meandri di Palazzo Crociferi. Il Consiglio ieri si è espresso a favore di un percorso di dialogo con le associazioni del territorio. Approvato, quindi, l’odg (emendato) del gruppo “Castellammare 2.0”. Sulla questione anche Cambiamenti ha avviato un “percorso politico”
CASTELLAMMARE DEL GOLFO. Da anni nel palazzi della politica castellammarese si parla dell’istituzione della Riserva Naturale di Monte Inici, la montagna che sovrasta la città regalando scorci mozzafiato sul mare. Monte Inici, che con i suoi 1064 metri di altezza è la seconda vetta più alta della Provincia di Trapani dopo Monte Sparagio (1110 metri), anche questo in parte ricade nel Comune di Castellammare, rappresenta oggi la montagna di tutti i castellammaresi appassionati di escursionismo e non solo.
La “Riserva di Monte Inici” potrebbe essere sicuramente un volano turistico, per i magnifici e variegati percorsi trekking, per la ricca fauna e flora, per le grotte carsiche ricche di stalagmiti e stalattiti, per i percorsi naturalistici frequentati anche in mountain bike, per i boschi ricchi di funghi, oltre al poco conosciuto tartufo nero siciliano molto presente nel territorio.
Ieri sera il Consiglio ha ripreso a discutere sulla questione, trovandosi d’accordo sul continuare il percorso di valorizzazione del Monte già avviato in passato, approvando l’odg del gruppo di minoranza con un piccolo emendamento che apre alla concertazione con le altre associazioni del territorio per valutare pro e contro, oltre alle modalità di azione e dell’eventuale avvio dell’iter per l’istituzione della Riserva. “Una Riserva non intesa come quella dello Zingaro, la nostra idee è diversa. – ha spiegato la Consigliera Lorena Di Gregorio – Non intendiamo una riserva chiusa e fruizione ridotta, ma una cosa differente, ovvero una riserva didattico-sociale. Lo studio, negli anni scorsi in fase avanzata, si è poi arenato. Adesso, grazie anche alla spinta di Cambiamenti e di altre associazioni del territorio, abbiamo voluto riprendere in mano il progetto.”
L’ordine del giorno presentato dal gruppo di minoranza “Castellammare 2.0” è quindi stato approvato all’unanimità dopo un piccolo emendamento favorito dal consigliere di maggioranza Giovanni Portuesi. “Rispetto alla valorizzazione del Monte Inici siamo certamente favorevoli, lo studio, anche se datato, merita di essere portato avanti. Preoccupa però il fatto di impegnare in maniera così precisa, in questo momento, l’Amministrazione rispetto a questioni di cui ancora non abbiamo conoscenza, mi riferisco al bilancio e al fatto che ci troviamo ancora nella fase di preparazione della progettazione del nuovo prg (Piano Regolatore Generale Comunale, ndr). Per evitare un salto nel vuoto dal punto di vista finanziario, chiedo di fare un piccolo emendamento”.
Lo studio tecnico a cui si fa riferimento è stato realizzato tra il 2015 e il 2016 dall’Agronomo Dott. Domenico Navarra. Studio commissionato dall’ex Sindaco Coppola e poi rimasto nei cassetti del Comune per anni, e che oggi il Consiglio vuole rispolverare per dare nuovamente impulso a questo progetto importantissimo per la città di Castellammare, che potrebbe così differenziare la sua offerta turistica, puntando anche alla destagionalizzazione. “Il valore di questo studio è assoluto, sono felice che da questo consiglio sta uscendo la volontà di dare concretezza. Il percorso condiviso – ha sottolineato il Consigliere Nicolò Coppola – è l’unica strada per valorizzare la nostra montagna”.
“Dare maggiore visibilità all’offerta turistica”
Nello specifico i Consiglieri D’Aguanno, Di Gregorio e Coppola scrivono che “è interesse condiviso la valorizzazione del complesso dei monti di Castellammare del Golfo. Negli ultimi anni Monte Inici ha conosciuto una ribalta che finora le era stata preclusa dalle altre bellezze naturali presenti nel territorio. Grazie a vari gruppi di persone appassionate e associazioni, si è avuta la fortuna di potere conoscere “aspetti – caratteristiche naturali e storiche” che solamente pochi conoscevano. Il Comune di Castellammare si è già da tempo dotato di un importante studio agricolo forestale redatto dal Dott. Agronomo Navarra Domenico. L’iter per la realizzazione della “RISERVA MONTE INICI” presenta tanti passaggi delicati che investono la Regione chiamata ad emanare una organica disciplina urbanistica generale ed approvare il piano urbanistico regionale, nonché ad approvare il piano di sviluppo economico e sociale. Il Comune può chiedere, fornendo il supporto tecnico progettuale di cui dispone, l’istituzione della riserva al fine di tutelare la salvaguardia del bene, nonché la conservazione e la difesa del paesaggio. La nostra montagna, già tutelata in quanto ricadente in parte nel sito “SIC ITA 010015 complesso dei Monti di Castellammare dei Golfo”, per una estensione territoriale di circa 3.166,86 Ha, può diventare una riserva Naturale che valorizzi al meglio le proprie “ricchezze naturali e non” presenti al suo interno. L’Amministrazione Comunale può così dare maggiore visibilità ed offerta turistica ad un territorio che nell’ultimo decennio sta diventando il vero protagonista del comprensorio provinciale. Con questo studio sono stati censiti tutti gli endemismi naturali e le peculiarità paesaggistiche naturali che Monte Inici ha in se e che vanno fatte conoscere e valorizzate al meglio, per garantire una fruizione sostenibile. Puntare sullo sviluppo del turismo ambientale costituisce una opportunità da non sottovalutare per la creazione e la cultura dei cittadini nonché per l’uso sociale e pubblico del bene stesso ed anche per scopi scientifici”.
In questo punto è stato aggiunto l’emendamento condiviso tra maggioranza e minoranza che citiamo testualmente: “Previa verifica della situazione vincolistica in cui ricade l’area di Monte Inici ed in sinergia con la pianificazione territoriale comunale, di prossimo avvio, e con il piano di Gestione Forestale. Impegniamo, infine, l’Amministrazione Comunale, ad avviare un tavolo di concertazione con le associazioni operanti su Monte Inici e con gli operatori del settore e del mondo economico.”
Quindi, in sostanza, si torna a dare impulso al tema, valutando soltanto al termine di tutti questi confronti con gli operatori citati, l’avvio o meno dell’iter. Dello stesso avviso si è pronunciato anche il Vice Sindaco Giuseppe Cruciata che durante la discussione ha aggiunto che “l’Amministrazione ha intenzione di dare seguito a questo progetto, ma prima bisogna capire se valorizzare Monte Inici vuol dire istituire la Riserva. Occorre valutare pro e contro. Quindi siamo felici di poter avviare questo percorso. Nel nuovo bilancio, intanto, abbiamo inserito un capitolo dedicato proprio alla valorizzazione della nostra montagna”.
Inoltre in fase di discussione il Consigliere Giovanni D’Aguanno ha manifestato all’Amministrazione la possibilità di estendere il confronto anche a tutte le altre associazioni del territorio che vorranno dare il proprio contributo, quindi non soltanto a chi opera su Monte Inici.
“Una riserva da proclami politici”
Critica ’Associazione “Cambiamenti” che da qualche anno sta portando avanti un lavoro rivolto proprio all’avvio dell’iter per l’istituzione della Riserva.
L’Associazione in una nota, oltre a spiegare tutti i vari passaggi tecnici già effettuati in passato, non risparmia critiche all’ex Sindaco Nicola Coppola, oggi tra i firmatari, come Consigliere Comunale di minoranza, dell’ordine del giorno emendato e approvato ieri sera.
“Cambiamenti dopo anni di silenzio ha riavviato il discorso politico su Monte Inici, come sito che permetterebbe di: intraprendere strategie turistiche diverse dal mare; adottare adeguate misure di prevenzione sul rischio incendi; sensibilizzare la nostra comunità verso la bellezza ed il rispetto dell’ambiente. Un’idea tanto bella da essere più volte affrontata ma mai concretizzata sui tavoli delle amministrazioni che da anni si susseguono, rischiando di diventare, difatti, il prossimo eterno incompiuto da attenzionare ad ogni campagna elettorale alla stessa stregua di altre grandi opere.
Difatti, – spiegano in una nota da “Cambiamenti” – nel marzo 2014 la III Commissione Permanente (di cui faceva parte il nostro Consigliere Stefano Cruciata) presentava al Consiglio Comunale l’atto di indirizzo per la G.M. avente oggetto “Proposta Istituzionale della Riserva Orientata del Monte Inici” che riscontrava il parere favorevole della totalità dei 18 consiglieri presenti.
Circa 9 mesi dopo, nel dicembre 2014, la Giunta Comunale, allora presieduta dal Sindaco Nicola Coppola, recepiva la suddetta Delibera di Consiglio Comunale e condividendola in pieno dava indirizzo al Responsabile del IV Settore di procedere per l’attivazione degli atti inerenti all’istituzione della Riserva di Monte Inici, nello specifico: Ottenere le necessarie autorizzazioni alla costituzione della riserva; Affidare apposito incarico a professionista del settore per la redazione di uno Studio Agroforestale Scientifico col fine di individuare le risorse, non solo naturali, presenti e a definire la zonazione della riserva; Prenotare, per l’adempimento degli atti precedenti, la somma di €. 25.000,00 dal bilancio pluriennale 2014/2016. Il Responsabile del IV Settore, quindi, procedeva nel giugno 2015 ad affidare ad un professionista l’incarico per lo studio Studio Agroforestale Scientifico suindicato e ad impegnare la somma prevista a titolo di onorario.
Considerato – sottolineano da “Cambiamenti” – che con nota assunta al protocollo generale con il n.46421 del 25/10/2016 era stata trasmessa la copia relativa alla valutazione d’incidenza dello studio agricolo-forestale, fino a giugno 2018, non sembrano esserci stati ulteriori atti da parte dell’Amministrazione Coppola per chiedere l’istituzione della Riserva di Monte Inici agli organi preposti. In poche parole, la tanto voluta richiesta di riconoscimento dell’importanza che Monte Inici riveste per la nostra cittadina, espressa dal Consiglio Comunale all’unanimità, si è scontrata con la successiva stasi politica, non figlia della pandemia.
Ultimo atto di tale vicenda è la convezione che l’attuale Amministrazione Rizzo ha stipulato con l’associazione Amici della Terra in data 11 giugno 2020. Provvedimento che, ad oggi, non ha colto le possibilità economiche e sociali derivanti dalla protezione di tale area e che segna un significativo cambio di visione sul sito”.