L’antimafia che lavora per e con i giovani contro la cultura del mafioso come “mito”

Ambiente e mafia. Il contesto sociale nel quale si cresce incide sulle azioni future, così per esempio in alcuni posti nasce il “mito” dell’uomo di mafia, ma con l’azione della società civile si può creare una cultura anti mafiosa concreta. Il ruolo della associazioni come Libera, che operano per e con il territorio, diventa cruciale.

Sconfiggere la visione che la mafia vuol dare di se stessa, cioé paladina degli ultimi e dei suoi esponenti come “miti”, è possibile, tramite una lotta fatta di lavoro per e con i giovani, valorizzando il territorio e le buone tradizioni. Per rendere tutto questo concreto è necessario il contributo di tutti, quel che ognuno può, e sostenere le associazioni che lavorano per aiutare e far crescere i territori. Tra le associazioni che lavorano per creare un contesto di legalità e cultura di si curo si può annoverare Libera Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, che con la sua azione capillare, portata avanti da volontari preparati e supportata da tutti coloro che hanno a cuore il proprio territorio, dà un contributo non indifferente alla lotta alle mafie e alla corruzione.

Di mafia, giovanissimi e meno giovani abbiamo parlato con Salvatore Inguì, esponente di Libera in provincia di Trapani, quindi abbiamo affrontato la questione culturale, non tralasciando però quella economica.

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Eros “Libero” Bonomo, Giornalista siciliano, vive ad Alcamo, il cui lavoro è incentrato su Passione, Rispetto e Indipendenza, così da informare al meglio i cittadini. Grande “divoratore” di Dylan Dog, musica e libri, in particolare di storia politica. Motto: “Non sarai mai solo con la schizofrenia”.