Cittadinanza a Patrick Zaki, passa mozione in Consiglio Comunale

Ieri in Consiglio Comunale è stata presentata una mozione per il conferimento della cittadinanza onoraria a Patrick Zaki, lo studente di nazionalità egiziana dell’Università di Bologna, che dal 8 febbraio 2020 è in prigione in Egitto con l’accusa di propaganda sovversiva

La vicenda di Patrick Zaki, che da circa 15 mesi è recluso nelle carceri egiziane e che aspetta ancora il processo per difendersi dall’accusa di propaganda sovversiva, ha cerato una rete di mobilitazione, la più attiva quella di Amnesty International, ne abbiamo parlato nel nostro servizio #FreePatrickZaki. Anche Alcamo si “tingerà” di giallo. La storia di Patrik però non ha fatto mobilitare solo l’associazionismo, ma anche cittadini comuni e la politica.

Le iniziative per esprimere a Zaki vicinanza e solidarietà

Tante le iniziative per esprimere solidarietà a Zaki e tra queste quella di portare avanti l’iter per conferirgli la nazionalità italiana, ma per far sentire anche la “voce” dei territori, molti comuni hanno deciso di conferire la cittadinanza onoraria allo studente egiziano ed altri hanno iniziato il percorso burocratico per fare altrettanto, tra questi ultimi il Comune di Alcamo, grazie ad una mozione presentata ieri in Consiglio Comunale e che ha trovato il favore di tutti i presenti, diciotto consiglieri.

La discussione in Consiglio Comunale

Un voto unanime, quello di ieri sera in Consiglio Comunale, a favore della Mozione per conferire la cittadinanza onoraria a Patrick Zaki. Un voto unanime e una voce unica di “solidarietà” quella dei consiglieri comunali alcamesi presenti in aula.

Solidarietà e precisazioni

Scendendo nel particolare degli interventi in aula: naturalmente ha iniziato la relatrice della mozione, cioé Piera Calamia, la sua firma su questa insieme a quelle dei consiglieri Giovanna Melodia, Elena De Luca, Rosalba Puma, Asta Antonino, Francesco Cusumano e Daniele Russo. Calamia dopo aver letto la mozione, ha precisato che la solidarietà espressa a Zaki è da estendere “a tutti i perseguitati che non hanno la possibilità di esprimere liberamente le proprie idee“. La consigliera ha poi sottolineato che Patrick Zaki da circa 15 mesi aspetta il processo, “una cosa assolutamente disumana”, quindi una lotta che non può diventare una diatriba politica, “non c’è colore politico quando si parla di diritti umani“.

La reazione a questa mozione anche dai banchi dell’opposizione è stata favorevole, infatti Saverio Messana dell’UDC ha affermato di essere “onorato di votare questa mozione“, gli ha fatto eco Elena De Luca, M5S, una delle firmatarie della mozione, che inoltre ha sottolineato come questa sia utile “per prendere coscienza che le discriminazioni, non solo nel territorio nazionale, ma anche in paesi con cui abbiamo rapporti economici, continuano ad esistere”. Non meno entusiasta Piero Mirabella, del neo gruppo consiliare di Cantiere Popolare (Cappero e Mirabella dal M5S a Cantiere Popolare), anche se ha precisato che “è una goccia in un oceano“, poi ha ricordato il caso Regeni sempre in Egitto e che ci sono casi che certo non depongono a favore di una soluzione, come “la questione della Libia di queste settimane“, ma “nonostante ciò, se il nostro contributo può servire a salvare una vita, ben venga questa mozione“.

Di seguito è intervenuto Giacomo Sucameli, CentrAli per la Sicilia, che ha incentrato il suo intervento sul fatto che la diplomazia italiana non ha brillato negli ultimi anni ed ha esortato ad “inviare una nota al Ministro degli Esteri, Di Maio, che fa parte del Movimento 5 Stelle. Non è una polemica contro il Movimento 5 Stelle, ma c’è la possibilità di avere un filo diretto e capire come mai non riusciamo ad avere un rapporto diplomatico sufficientemente buono con l’Egitto“. Un intervento che ha messo in campo il versante politico nazionale, ma che non è stato l’unico ad essere oggetto degli interventi dei consiglieri, infatti di livello europeo ha parlato la consigliera Agata Cappero, Cantiere Popolare.

Tutti i consiglieri comunali intervenuti hanno espresso la necessità di questo gesto simbolico, anche il Presidente del Consiglio Comunale, Baldo Mancuso, nel suo intervento ha precisato che la vicenda Zaki purtroppo non è l’unica. Infine ha preso la parola il consigliere Gino Pitò, ABC, che ha espresso l’idea di “inviare la mozione all’ambasciata egiziana, per far sapere che anche dal basso viene questo tipo di istanza“.

Questa seduta del Consiglio Comunale alcamese e quelle di tanti altri comuni ha messo in evidenza che la questione è sentita e che non riguarda il colore politico, infatti al centro dell’attenzione è la venuta meno della libertà di Zaki, anche in riferimento al versante processo, infatti colpisce che non lo si celebri e il ragazzo stia in carcere senza potersi difendere.

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Eros “Libero” Bonomo, Giornalista siciliano, vive ad Alcamo, il cui lavoro è incentrato su Passione, Rispetto e Indipendenza, così da informare al meglio i cittadini. Grande “divoratore” di Dylan Dog, musica e libri, in particolare di storia politica. Motto: “Non sarai mai solo con la schizofrenia”.