Ennesima violenta aggressione nel Carcere dell’Ucciardone ai danni di un poliziotto penitenziario
Un agente operante presso il carcere Ucciardone si stava recando ai cortili passeggi, all’apertura del cancello per far transitare un detenuto italiano ex 14 bis, veniva colpito in faccia da un un pugno, sferrato dallo stesso detenuto.
Un gesto fulmineo, inspiegabile e senza senso. Un pugno ad un servitore dello Stato. Un pugno che colpisce l’intera Polizia penitenziaria ormai alla berlina e in balia dei detenuti psicotici e violenti, senza che questo scandalizzi più di tanto la politica da destra a sinistra!!! Una profonda ferita nell’anima di un poliziotto che fa il proprio dovere
Immediatamente il detenuto veniva bloccato da altro personale di polizia penitenziaria subito accorso e il poliziotto, lasciato libero, preferiva recarsi al Pronto Soccorso dell’Ospedale della sua città per i successivi accertamenti.
Il CNPP esprime la propria solidarietà al collega ferito e a tutti i colleghi dell’Ucciardone che ogni giorno lavorano in condizioni pessime, difficilissime, in una struttura ottocentesca che dovrebbe essere trasformata in museo…………acuite dalla carenza di personale che costringe ad accorpare più posti di servizio concentrando responsabilità e carichi di lavoro non più sopportabili ai poliziotti penitenziari in servizio. Diciamo basta alla presenza di detenuti con problemi psichiatrici e quelli di difficile gestione in quanto rifiutano il trattamento che continuano a perpetrare comportamenti criminali anche all’interno del carcere, e ciò perché sono consapevoli che le punizioni per comportamenti violenti sono blande: una denunzia, un po’ di isolamento e forse un trasferimento all’interno della regione.
Crediamo che, in queste condizioni, sia necessario proclamare lo stato di agitazione della polizia penitenziaria di Palermo, interrompendo ogni dialogo trattativa con la Direzione dell’Istituto, fino a quando non verremo convocati, con urgenza dal Provveditore Regionale di Palermo.