“Alla stampa chiedo una marcia in più”

Trapani, si è insediato il prefetto Filippina Cocuzza: il primo incontro con i vertici delle forze dell’ordine il secondo con i giornalisti delle testate trapanesi e corrispondenti dell’informazione stampata, tv e radio e on line

Il primo giorno di lavoro per il nuovo prefetto di Trapani, Filippina Cocuzza, succeduta a Tommaso Ricciardi. Il nuovo prefetto in tarda mattinata dopo un primo vertice con le forze dell’ordine, ha posto come secondo appuntamento in agenda l’incontro con i giornalisti accreditati in prefettura. “Trapani – ha esordito – è un territorio complesso e alla stampa chiedo una marcia in più”. Nelle parole del prefetto Cocuzza è stata espressa la grande considerazione che lei ha per il mondo dell’informazione e ha anticipato che chiederà massima collaborazione con la prefettura. “L’esperienza pandemica di questi lunghi mesi – ha proseguito – ha dimostrato, semmai ce ne fosse stato di bisogno, l’importante ruolo dell’informazione, ritengo che il ruolo della stampa è importante comunque a prescindere dalle situazioni emergenziali. Penso e sono convinta – ha evidenziato – che la stampa ha il compito di sostenere e vigilare sul rispetto dei principi democratici, stampa che è tale solo se veramente libera che ha il compito di tenere vivi i rapporti con le cittadinanze”. “Non è un caso – ha spiegato- che ho inserito l’incontro con voi di oggi come secondo appuntamento nel giorno del mio insediamento, utile a presentarmi e a conoscervi”. Nativa di Assoro (Enna) ha cominciato la sua carriera alla prefettura di Siracusa, per poi ricoprire incarichi a Catania, dapprima nell’allora Alto commissariato antimafia, e poi come capo di gabinetto. Successivamente l’incarico di vicario del prefetto a Siracusa. A Roma ha guidato le commissioni per il riconoscimento dello status di rifugiato politico. E’ prefetto dal 2017, con questo incarico ha lavorato all’Agenzia Nazionale per i Beni Sequestrati e Confiscati, prima di arrivare sempre da prefetto a Ragusa nel 2018. Il curriculum fa del nuovo prefetto di Trapani un alto funzionario certamente poliedrico, una rappresentante delle istituzioni che grazie alla carriera svolta ha potuto maturare diverse esperienze, tutti ambiti che riguardano da vicino la provincia di Trapani. Le sue parole l’hanno subito presentata come parecchio sensibile alle problematiche dell’immigrazione: “a volte si banalizza ma ogni migrante porta con se vicende drammatiche, non sottovalutiamo niente, e in questo ho sempre trovato pronto il mio ministero, non distraiamoci dal fatto che si tratta di persone che sono costrette a lasciare i propri paesi dove spesso lasciano familiari , affetti o pensiamo a chi per sottrarre i figli a determinate pericolose realtà, li mette su di una barca”. A proposito di sovrapposizione tra la realtà ragusana e quella trapanese, spesse accomunate dalla stampa come realtà dove bisogna fare conti con la criminalità mafiosa, talvolta coincidenti, il prefetto Cocuzza ha evidenziato come per i dati di conoscenza riguardanti la provincia di Ragusa, “lì esiste una criminalità più localizzata in determinati centri, come Vittoria – ha ricordato.– dove peraltro c’è un commissariamento successivo allo scioglimento degli organi comunali per inquinamento mafioso, per Trapani – ha proseguito – datemi tempo di acquisire conoscenza ma ho la sensazione che qui la criminalità organizzata e quella mafiosa sia più generalizzata, con una maggiore penetrazione nel tessuto economico, non lo dico con un giudizio saccente, ma riferito solo alle dinamiche che da adesso sto cominciando a conoscere meglio”. Felice poi di essere una siciliana che ha potuto fare il prefetto ieri a Ragusa e oggi a Trapani. Trapani realtà ambientale e culturale che il prefetto Cocuzza ha detto subito di apprezzare per avere potuto in parte conoscere e visitato nel tempo alcuni posti “magnifici”, Erice, Mozia (ha indicato), “sono qui sperando di riuscire nei ritagli di tempo libero a conoscere tutto il territorio”.

Messaggio Prefetto di Trapani Filippina Cocuzza

“Desidero rivolgere, nell’assumere la guida di questa Prefettura, un cordiale saluto alla collettività trapanese, alle autorità civili militari e religiose, alla deputazione nazionale e regionale e agli amministratori locali. Un saluto particolare alle Forze dell’ordine e alla magistratura impegnate in prima linea nella lotta alla criminalità organizzata in questo territorio articolato e complesso. Saluto le organizzazioni sindacali ed economiche, le associazioni e il volontariato, gli esponenti del mondo della cultura e gli organi di informazione, preziosi strumenti e imprescindibili veicoli di conoscenza che assolvono, oggi più che in passato, un ruolo di grande rilievo sociale, specie nei confronti dei giovani. Sono convinta che l’attuale momento storico, caratterizzato peraltro da questa emergenza sanitaria senza precedenti, richieda uno sforzo comune per poter affrontare al meglio le criticità sociali ed economiche che la stessa ha provocato. Il Prefetto di Trapani Il mio impegno sarà altresì proiettato ad agevolare lo sviluppo e la coesione sociale e civile. Obiettivi che richiedono il massimo impegno, cui la Prefettura non si sottrarrà, anche nell’intento di ottenere sempre più alti livelli di solidarietà verso le fasce più deboli della comunità che meritano sempre la massima attenzione. Sono consapevole che non sarà un cammino privo di ostacoli per il quale risulterà decisivo l’impegno incondizionato di tutti nella ricerca condivisa di risposte concrete senza risparmio di energie e con responsabile fermezza e determinazione nell’intransigente difesa delle istituzioni e della legalità. So che molto è stato fatto ed è su questo solco già tracciato che intendo pormi mettendo a disposizione il costante impegno, la passione civile e la professionalità propria dell’ufficio territoriale del governo che da oggi ho l’onore di guidare. Ciò al fine esclusivo di garantire un servizio a tutta la comunità trapanese promuovendo e consolidando sinergie tra tutti i soggetti coinvolti e sostenendo con forza le istanze Il Prefetto di Trapani di coloro che con fiducia credono nelle istituzioni dello Stato per affermare e garantire i diritti della nostra Costituzione. Cercherò di intercettare le esigenze e le aspettative di questo territorio, ricco di storia, valori e tradizioni e mi impegnerò a promuovere il confronto interistituzionale per favorire percorsi virtuosi improntati al raggiungimento di soluzioni condivise stimolando il dialogo nell’intento di fare sistema per il bene comune. Lavorerò sempre per affermare la vera essenza dell’istituzione prefettizia, ufficio al servizio della collettività tutta!”

Filippina Cocuzza

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Rino Giacalone, direttore responsabile e cronista di periferia. Vive nel capoluogo trapanese sin dalla sua nascita. Penna instancabile al servizio del territorio e alla ricerca della verità.