La metà delle persone accolte è stata vaccinata. Rossi: “Accoglievamo mille uomini e donne, ora per garantire il distanziamento siamo scesi a 400. Dove sono finiti gli altri? Alcuni li abbiamo visto dormire alla stazione tra i treni fermi”
di Serena Termini
PALERMO – La metà delle persone accolte nelle diverse strutture della missione fondata da Biagio Conte è stata vaccinata contro il Covid. “È importante essersi vaccinati, – racconta Umberto palermitano collaboratore della Missione – così finalmente usciamo da questa emergenza sanitaria, riprendendo tutti una vita normale”. “Vaccinarsi è fondamentale, – aggiunge Mohamed, eritreo – così possiamo tornare a spostarci tra le varie nazioni senza problemi. Io ho la mia famiglia in Norvegia e mi dovrò necessariamente muovere”. “Noi a causa del Covid – continua Jo del Ghana – siamo stati 30 giorni in quarantena. Quella situazione è stata molto brutta perché molti fratelli hanno perso il lavoro e non hanno potuto mandare i soldi alle loro famiglie in Africa. Adesso, grazie al vaccino, possiamo ripartire”. “Da questo momento in poi, potrò fare la spesa senza limitazioni – dice Amedeo, originario della Tunisia – per questo ho fatto il vaccino”.
“Il progetto di vaccinare tutte le persone più povere – sottolinea Riccardo Rossi portavoce della missione – , in Italia è partito prima di tutto dalla Sicilia. Questa è stata una scelta meravigliosa perché vuol dire che si sta pensando davvero a tutti, a partire dalle persone più fragili. In Missione abbiamo anche un’occasione di scambio e di crescita reciproca perché, oltre alle persone accolte, ci sono circa 100 famiglie che aiutiamo a vario livello per garantire loro una vita più dignitosa. Alcuni di loro, anche in risposta al sostegno che ricevono, mettono a servizio le loro competenze collaborando in varie forme per i bisogni della missione per esempio come muratore e autista. Adesso, per la risoluzione di tutti gli altri problemi, occorrerebbe fare lo stesso per limitare tutte le povertà senza lasciare nessuno ai margini. Cerchiamo allora di unirci tutti insieme: istituzioni, sanità, associazioni, cittadini di ogni professione affinché possiamo costruire una nuova società che accolga e sostenga ogni diversità. Noi nelle strutture accoglievamo mille uomini e donne. Adesso per garantire il distanziamento siamo scesi a 400. Dove sono finiti gli altri? Alcuni li abbiamo visto dormire alla stazione tra i treni fermi”.
“Tutta la missione Speranza e Carità ringrazia di cuore il prezioso operato delle istituzioni, della sanità – ha detto il missionario Biagio Conte – e la sensibilità dei ‘ricchi’, per avere attenzionato, accolto e vaccinato i senza tetto, i poveri, gli immigrati. Il 50% degli accolti della missione è stato vaccinato e siamo fiduciosi che tutti avranno questa importante protezione dal Covid. Ricchi e poveri devono camminare insieme; è chiaro che i poveri hanno bisogno dei ricchi, ma anche i ricchi trarranno benefici dai poveri. Il buon Dio vi benedica”.
fonte redattoresociale.it