Scandalo Girgenti Acque: indagato Gabriele ex sindaco di Pantelleria

Nelle 1500 pagine del provvedimento di fermo contro il manager Marco Campione compaiono anche i nomi del giudice De Lipsis e del prof. Pitruzzella in diversa maniera protagonisti anche della tangentopoli del mare “Mare Monstrum”. Il ruolo di Brucato, dirigente del servizio segreto civile

La politica che si fa corrompere e quella che con la corruttela si arricchisce, i colletti bianchi al servizio del malaffare, cerchi magici affaristici le cui composizioni cambiano a secondo dei casi, nomi di indagati ricorrenti negli scandali che hanno scosso la Sicilia. La maxi indagine sul malaffare esistito attorno alla società Sicilia Acque di Agrigento arriva fino in provincia di Trapani. Tra gli indagati per associazione a delinquere c’è per esempio l’ex sindaco di Pantelleria (area Pd) Salvatore Gabriele, oggi presidente del parco nazionale isola di Pantelleria. Tra il 2013 e il 2014 ha intascato 72 mila euro per collaborazione a progetto con la Girgenti Acque, prima di assumere nel 2016 l’incarico di consigliere di amministrazione della Girgenti Acque con i compiti di gestire i rapporti con le istituzioni locali e la prefettura di Agrigento. Amicizie strette sull’isola di Pantelleria, che Gabriele avrebbe usato per veicolare e aiutare l’amico Campione. Ma nell’indagine si scorgono centri di affari e politica per adesso rimasti sotto traccia, ma sono gli stessi ambienti proprio ai quali risultava vicino fino a qualche tempo fa proprio Gabriele. Campione, il vertice massimo di Girgenti Acque, e Gabriele sono stati intercettati a parlare del rilascio della certificazione antimafia per la spa da parte della prefettura. Campione riferisce che il prefetto dell’epoca Diomede (anche lui indagato) lo avrebbe rassicurato sul rilascio, sebbene, scrivono i pm di Agrigento, pochi giorni prima durante un vertice in prefettura le forze dell’ordine avevano evidenziato il pericolo di infiltrazioni mafiose. Campione invita quindi Gabriele a un incontro nei pressi del ministero dell’Interno, dove lui voleva recarsi a trovare l’allora ministro Alfano sospettando che “Alfano gli facesse qualche trucco”. Durante la discussione, Campione fa poi riferimento ad un certo “Attila” , “no che non mi piace, a volte non lo capisco”. Gabriele a sua volta risponde di averlo sentito spesso “Attila”. Per i magistrati non si tratterebbe altro di un dirigente dei servizi segreti, Attilio Brucato, ericino , fino al 2007 dirigente della Squadra Mobile di Agrigento. Brucato sentito dai magistrati ha riferito che alcuni incontri monitorati con Campione erano da riferire ad accertamenti in corso sul servizio idrico integrato in Sicilia, rilevante per la sicurezza nazionale e che i contenuti degli incontri erano stati oggetto di relazioni inviate ai vertici del servizio segreto civile. A veicolare gli incontri con Campione proprio Salvatore Gabriele, per la conoscenza diretta esistente tra i due. Brucato poi ha confermato che il soprannome “Attila” gli apparteneva quando era un bambino e non si spiega come mai in questo modo potevano indicarlo sia Campione quanto Gabriele. Quello del dirigente dei servizi segreti Brucato per i magistrati però è rimasto un racconto con alcune incongruenze. Brucato in particolare ha escluso il fatto di aver condiviso con Gabriele la nomina di questi nel cda di Girgenti Acque, cosa invece della quale Gabrele è stato sentito dire a Campione in occasione di un incontro ad Agrigento. Parecchie delle 1500 pagine del provvedimento di fermo fano riferimento a Gabriele, una sorta di ufficiale di collegamento della Girgenti Acque e di Campione con diversi ambienti della politica: “io che ho fatto? Ti ho garantito una serie di relazioni”. Marco Campione insomma insoddisfatto del suo rapporto con il centrodestra, attraverso Gabriele si spostava verso il centrosinistra, puntando a rapporti con due parlamentari del Pd, l’on. Bubbico e l’on. Panepinto (oggi segretario generale al Comune di Trapani). Ma Gabriele si proponeva anche per arrivare direttamente ad Angelino Alfano: “da Alfano per capire cpn Alfano, io ci posso andare”. Il direttore generale di Girgenti Acque, Gian Domenico Ponzio, originario di Salemi, tra gli otto soggetti arrestati stamane assieme a Campione, sarebbe stato indicato da Campione proprio da Gabriele. Campione aveva come obiettivo ostacolare le norme che avrebbero ostacolato la gestione privata dell’acqua, Gabriele si proponeva come apri pista, arrivando sino all’on. Panepinto che era all’Ars tra i più accesi sostenitori della nroma, che poi sarebbe stata approvata sotto il Governo Crocetta. Tra gli interlocutori di Gabriele anche l’avv. Nino Caleca, “io gli ho spiegato la strategia,….accetta…”, “bravo bravo dobbiamo aggredire tutto” rispondeva Campione. Al figlio di Caleca, nel 2014 andrà l’incarico di Girgenti Acque a proposito di regolamentazione antimafia. Ancora quindi siamo dinanzi ad un’altra indagine nella quale emerge un’antimafia usata per fare inciuci. E’ per questo che a noi piace sempre di più l’antimafia che vive sul lavoro di volontari e soggetti lontani dai palcoscenici. Ma l’indagine si sofferma su altri colletti bianchi, come l’ex garante della concorrenza Giovanni Pitruzzella e l’ex presidente del Cga Raffaele De Lipsis. Tutti e due già accomunati, anche se su posizioni differenziate, in un’altra maxi scandalo, “Mare Monstrum”, la tangentopoli del mare. De Lipsis è sotto processo a Roma, Pitruzzella risulta citato in diversi atti, per via dei loro stretti rapporti con l’ex deputato Fazio (imputato a Trapani per corruzione proprio per questa inchiesta) che sarebbe ricorso ai due per aiutare la Liberty Lines a vincere un ricorso contro la Regione, istituzione della quale all’epoca Fazio era autorevole esponente quale deputato regionale. Pitruzzella è indagato dalla Procura di Agrigento per lo scandalo di Girgenti Acque con l’accusa di concorso nell’associazione a delinquere, favorendo Campione, “abusando dei suoi compiti di garante della concorrenza”. Anche in questo caso a pilotare i rapporti tra Campione e Pitruzzella l’efficiente Salvatore Gabriele. In particolare poi il prof. Pitruzzella si sarebbe occupato di fare avere notizie a Campione su gare per la gestione dei servizi idrici integrati nel territorio di Palermo e in provincia di Trapani. Anche in questo caso gli inquirenti agrigentini hanno registrato la liquidazione di sostanziose parcelle al prof. Pitruzzella da parte della Girgenti Acque, 50 ila euro nel 2014, altri 25 mila nel 2015, ufficialmente riferite a un preavviso di parcella del 2010 per un incarico difensivo svolto innanzi al Tar a tutela della società di Campione. Dentro Girgenti Acque l’ex giudice De Lipsis diventò presidente dell’organismo di vigilanza. Da intercettazioni è emerso che De Lipsis in un periodo in cui era già in pensione, ma continuava a usare gli uffici del Cga siciliano, si è reso disponibile ad affrontare “due” questioni di interesse per Campione, ma gli inquirenti non sono riusciti a scoprire di cosa si trattasse: certo è che è difficile pensare la loro origine “legale” per il fatto che di queste cose per telefono con De Lipsis si parlava in mezzo a tante reticenze.

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Rino Giacalone, direttore responsabile e cronista di periferia. Vive nel capoluogo trapanese sin dalla sua nascita. Penna instancabile al servizio del territorio e alla ricerca della verità.