C’è anche il nome dell’ex garante della concorrenza, prof. Pitruzzella
Con il provvedimento di fermo a carico di otto persone, disposto dalla Procura di Agrigento nell’ambito dell’inchiesta denominata “Waterloo”, ci si avvia verso la conclusione della maxi indagine su Girgenti Acque, azienda colosso che si occupa del servizio idrico in provincia di Agrigento ma dichiarata fallita nelle scorse settimane dopo un’intedittiva antimafia del 2018. Un’attività durata ben quattro anni – avvalendosi di penetranti attività di intercettazioni di comunicazioni e di consulenze tecniche in materia contabile ed ambientale – delineano oggi un quadro probatorio assai complesso e articolato. Oltre le otto persone fermate all’alba dai carabinieri del Reparto Operativo, dagli uomini della Dia e dai militari della Guardia di Finanza, figurano in totale 84 indagati. Per 50 di loro la Procura di Agrigento, guidata dal procuratore Luigi Patronaggio con il coordinamento delle attività del procuratore aggiunto Salvatore Vella e dei sostituti Paola Vetro e Sara Varazi, si appresta a notificare l’avviso di conclusione indagini. Ecco tutti i nomi e le ipotesi di reato contestate dagli inquirenti.
I fermati dell’operazione “Waterloo”. Marco Campione (Presidente Girgenti Acque), Pietro Arnone (presidente Hydortecne), Calogero Patti (dipendente Girgenti Acque), Angelo Piero Cutaia (Direttore amministrativo Girgenti Acque), Giandomenico Ponzo (direttore generale Girgenti Acque), Francesco Barrovecchio (responsabile tecnico Hydortecne), Calogero Sala (direttore tecnico e produzione Girgenti Acque), Igino Della Volpe (membro consiglio amministrazione Girgenti Acque).
L’ipotesi di associazione a delinquere riguarda: Diego Galluzzo (membro cda Girgenti Acque e Hydortecne), Salvatore Fanara (membro cda Girgenti Acque e Hydortecne), Salvatore Gabriele (uomo politico e membro cda), Carlo Sorci (presidente collegio sindacale Girgenti Acque), Ignazio La Porta (membro collegio sindacale), Pietro Sorci (membro collegio sindacale), Michele Termini (membro consiglio amministrazione), Maria Rosa Macaluso (responsabile area personale Girgenti Acque) , Maria Terrana (formalmente disoccupata ma effettivamente dipendente Girgenti Acque), Giovanni Nicolosi (tenuario scritture contabili), Michele Campione (amministratore delegato “Giuseppe Campione Spa”), Giuseppe Giuffrida (ex amministratore delegato e direttore tecnico Girgenti Acque),Salvatore Vita (dipendente Girgenti Acque).
L’ipotesi di concorso esterno in associazione a delinquere. Alfonso Bugea (giornalista), Giuseppe Giuffrida (ex consigliere comunale di Cattolica Eraclea), Claudio Lusa (responsabile team Deloitte&Touche spa), Michele Calvello (manager Deloitte&Touche spa), Francesco Macina (senior team Deloitte&Touche spa), Alberto Paderni (senior team Deloitte&Touche spa), Nicola Diomede (ex Prefetto di Agrigento), Fulvio Riccio (consulente a contratto dell’Autorità d’Ambito Ottimale della Provincia di Agrigento), Giovanni Pitruzzella (presidente Autorità garante della concorrenza e del mercato)
L’ipotesi di corruzione. Eugenio D’Orsi (ex presidente Provincia di Agrigento), Gerlando Gibilaro (ex consigliere comunale di Agrigento), Francesco Paolo Lupo (dirigente della Soprintendenza Beni Culturali Agrigento), Roberto Violante (ex comandante della stazione Carabinieri di Realmonte), Leonardo Di Mauro (ex comandante stazione Carabinieri di Aragona), Rino Vella (ex vice-comandante stazione carabinieri Aragona), Salvatore Aiola (ex brigadiere Nucleo Radiomobile Compagnia di Agrigento)
L’ipotesi di contributi elettorali irregolari. Gianfranco Miccichè (presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana), Francesco Scoma (deputato nazionale Italia Viva)
L’ipotesi di frode nelle forniture. Silvio Apostoli (intermediario per l’acquisto dei contatori idrici in Cina), Marisa Campione (amministratore della Giuseppe Campione Spa), Maria Terrana (addetta all’acquisto in Cina dei contatori).
L’ipotesi di furto in concorso. Marco Campione, Calogero Patti e Salvatore Vita
L’ipotesi di favoreggiamento personale. Francesco Barrovecchio (responsabile area tecnica Girgenti Acque), Pietro Arnone (amministratore Hydortecne) e Giancarlo Rosato (amministratore unico Voltano spa)
L’ipotesi di falso. Salvatore Caramazza (ispettore Vigili Urbani di Favara), Salvatore D’Amico (ispettore vigili urbani Favara)
L’ipotesi di violazione di sigilli. Calogero Vinti (custode dell’impianto betonaggio Campione Industries) e Marco Campione (presidente Girgenti Acque)
L’ipotesi di introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi. Marco Campione (presidente Girgenti Acque), Calogero Patti (dipendente Girgenti Acque), Maria Terrana (incaricata per l’acquisto dei beni in Cina), Francesco Barrovecchio (ingegnere dipendente Girgenti Acque), Silvio Apostoli (agente di commercio).
L’ipotesi di ricettazione. Marco Campione (presidente Girgenti Acque), Calogero Patti (dipendente Girgenti Acque), Maria Terrana (incaricata per l’acquisto dei beni in Cina), Francesco Barrovecchio (ingegnere dipendente Girgenti Acque), Silvio Apostoli (agente di commercio), Michele Campione (in qualità di amministratore delegato Giuseppe Campione spa)
L’ipotesi di false comunicazioni sociali. Marco Campione (presidente Girgenti Acque), Pietro Arnone, Igino Della Volpe, Diego Galluzzo, Salvatore Fanara, Francesco Barrovecchio, Piero Angelo Cutaia, Giandomenico Ponzo, Carlo Sorci, Pietro Sorci, Ignazio La Porta, Claudio Lusa, Michele Calvello, Francesco Macina, Alberto Paderni, Giovanni Nicolosi, Vincenzo Corbo (ex sindaco Canicattì), Carmela Meli (Responsabile del Servizio Finanziario Canicattì), Giuseppe Paci (dipendente comune Canicattì)
L’ipotesi di violazione norme ambientali. Bernardo Barone (Direttore tecnico programmazione Ato), Giuseppe Milano (direttore generale programmazione Ato), Salvatore Montanalampo (Direttore Arpa Agrigento e Dirigente ARPA Sicilia), Giuseppe Maragliano (dirigente Arpa Agrigento), Patrizia Scimecca (dirigente Arpa Agrigento), Pio Giovanni Avanzato (funzionario Arpa Agrigento), Gerlando Piparo (Funzionario del Libero Consorzio Comunale di Agrigento), Vincenzo Giglio (Comandante della Polizia Provinciale)
L’ipotesi di danneggiamento. Giorgio Vetro (impiegato con funzioni di coordinatore responsabile dell’impianto di depurazione Villaggio Mosè), Luigi Giambra (operatore dello stesso impianto).
* fonte livesicilia.it