La memoria da onorare subito

La scomparsa del professore Salvatore Costanza, oggi l’ultimo saluto. Trapani lo onori senza indugi

Salvatore Costanza non è più da ieri. E’ andato via in silenzio dopo avere speso la sua vita per le parole. Il giornalismo, la storia, la docenza, le sue passioni. Tanti lo hanno ricordato in queste ore , questo nostro scritto non potrà mai essere più autorevole di altri, ma vogliamo ugualmente trasmettere a voi lettori il senso di smarrimento, la povertà che da ieri ci hanno colto. Smarriti per non aver fatto in tempo di cogliere un’ultima, estrema occasione di incontro con l’amico Totò Costanza, poveri perché oggi la città, la cultura siciliana e italiana hanno perso un grande uomo, il cui lavoro resterà originale, ineguagliabile. Restano i suoi libri, la letteratura e la storia che grazie al suo lavoro si sono arricchiti di preziosi contributi. Sono tanti i ricordi che ci portiamo dentro, la sua voce resta viva come i suoi racconti. Sono ricordi personali, aneddoti su questa città, i suoi cittadini, quelli da onorare ma anche quelli sui quali diffidare e lui aveva un intuito formidabile. Svelarli non è il momento, perché oggi per quanto ci riguarda è questa intimità che ci sorregge mentre siamo parecchio affranti. Ma una cosa la vogliamo svelare. Quando ci vedevamo il buon Salvatore Costanza aveva uno stesso cruccio: quello di non sapere come e dove potere conservare la sua biblioteca, il suo ricco archivio. Raccontava che si era rivolto a qualche sindaco di Trapani, dicendosi pronto a donare tutto quello che gli apparteneva, libri, appunti, documenti, l’amministrazione avrebbe dovuto trovare uno spazio idoneo, purché facile da mettere a disposizione ai cultori, ai giovani e anche ai meno giovani, insomma a tutti coloro i quali in quel suo archivio potevano trovare spunti per conoscere, per accrescere e coltivare la memoria. Ebbene la città è rimasta in silenzio. Ecco oggi salutando Salvatore Costanza a parte gli omaggi, crediamo che l’amministrazione comunale di Trapani deve dare una risposta a quello che Salvatore Costanza chiedeva. Ma non solo. Gli indugi si rompano anche per ricordare immediatamente il professore Costanza, pietra miliare della storia, uomo di grande levatura. Trapani dedichi subito a lui il restaurato chiostro di San Domenico destinato ad essere nuovo contenitore culturale della città e che il nome di Costanza potrebbe aiutare a portare subito sui più alti livelli. Oggi la cerimonia laica per salutare il professore Costanza si svolgerà oggi alle 17,30 nello stesso spazio di Villa Pepoli dove pochi mesi addietro abbiamo salutato l’amico giornalista Giovanni Ingoglia. Tutti e due sono stati firme autorevoli del quotidiano L’Ora, uniti dalla passione per l’informazione, risultando capaci di unire la cronaca quotidiana con la memoria. Oggi idealmente torneranno ad incontrarsi. Ciao Totò Costanza.

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Rino Giacalone, direttore responsabile e cronista di periferia. Vive nel capoluogo trapanese sin dalla sua nascita. Penna instancabile al servizio del territorio e alla ricerca della verità.