Monitorare e censire i cinghiali in convenzione con l’Università di Palermo, sradicarli dal territorio catturandoli con trappole, quindi trasferirli nelle sedi stabilite dalla forestale: si è insediato il tavolo tecnico convocato dall’amministrazione comunale per far fronte all’emergenza cinghiali.
Gli animali, secondo gli esperti, vengono illecitamente inseriti sul territorio da cuccioli ed attirati in più zone con il cibo. Da qualche tempo, infatti, con sorpresa e preoccupazione dei cittadini, i cinghiali scorrazzano per le vie di Castellammare del Golfo soprattutto nelle ore notturne, e più volte hanno invaso trafficate vie cittadine.
All’incontro tecnico era presente il professore Mario Lo Valvo, docente di Tutela e gestione della fauna presso il dipartimento di Scienze dell’Università di Palermo, il dottor Girolamo Culmone, esperto del settore. Da remoto ha partecipato il dottor Vito Angileri della ripartizione faunistica venatoria di Trapani e due rappresentanti dei cittadini di Castellammare del Golfo che hanno segnalato la presenza di cinghiali su terreni e nei pressi di abitazioni di loro proprietà.
«Poiché il Comune non ha possibilità di azione diretta sul problema, abbiamo convocato un tavolo tecnico che si è adesso insediato per stabilire come procedere per la cattura e reimmissione in natura dei cinghiali. Problemi causati sempre dall’uomo perché la presenza degli ungulati nei centri abitati è dovuta all’immissione di cuccioli attirati con cibo, con la conseguente diffusione su tutto il territorio regionale, come fatto presente dal professor Lo Valvo che- spiegano il sindaco Nicolò Rizzo e l’assessore alla Protezione Civile Leonardo D’Angelo- ha prospettato gli step necessari per la soluzione del problema condivisi dagli altri esperti presenti al tavolo. Precisamente sottoscrivere una convenzione con la facoltà di Scienze dell’Università di Palermo per il monitoraggio e censimento degli animali; quindi eradicare i cinghiali dal territorio con trappole e poi trasferirli nelle sedi stabilite dall’ente preposto così da reimmetterli nell’ habitat naturale, che non è certamente la città».
Il sindaco Nicolò Rizzo e l’assessore alla Protezione Civile Leonardo D’Angelo inoltre sottolineano che «gli esperti nel corso dell’incontro hanno fatto presente che l’intervento non può essere risolutivo se gli enti preposti alla vigilanza non riescono a bloccare e sanzionare chi illecitamente inserisce cuccioli di cinghiali. Inoltre, sempre come è stato indicato nel tavolo tecnico, occorrono circa due anni per la completa eradicazione dei cinghiali dal territorio cittadino».
«Non avendo possibilità di intervento abbiamo voluto intanto invitare alla prudenza gli automobilisti posizionando dei segnali che indichino la presenza dei cinghiali in alcune vie e continueremo a sollecitare gli enti di competenza e procedere con il tavolo tecnico insediatosi-concludono il sindaco Nicolò Rizzo e l’assessore alla Protezione Civile Leonardo D’Angelo- per una soluzione quanto più celere possibile a salvaguardia dei cittadini».