“È stato segnalato che presso la struttura penitenziaria vi è la totale assenza di igiene e salubrità nei luoghi di lavoro. La situazione è a dir poco mortificante per il personale di Polizia che opera nei reparti detentivi, anche in considerazione del periodo di grave emergenza sanitaria a causa del covid-19. E’ scandaloso che, a fronte di protocolli sanitari diramati dall’Assessorato Regionale alla salute, (recepiti nelle sedi decentrate) assistere alla totale assenza nell’applicazione degli stessi. Ci riferiamo alla fatiscenza dei reparti detentivi rappresentata da una moltitudine di segnalazioni, rafforzate da relazioni di servizio dei lavoratori, che operano nelle trincee carcerarie in condizioni “disumane” per quanto riguarda la tutela della salute di cui al decreto legislativo 81/2008”. Inizia così un comunicato dell’sindacato UILPA e continua:
“Ad oggi, le segnalazioni della sigla scrivente (nota del 26 giugno u.s) , per quanto riguarda la richiesta di installazione di condizionatori nei posti di servizio attinenti la sicurezza, ha partorito solo l’acquisto di “miseri” ventilatori (di €.10 + iva cadauno al massimo…), che non hanno per niente migliorato la preoccupante situazione segnalata in ordine alle insopportabili temperature raggiunte nei posti di servizio, che certamente mettono a rischio la salute dei lavoratori. Dell’acquisto di questi inutili (a nostro parere ndr) ventilatori informeremo gli organi contabili competenti. Inoltre, risultano quasi completamente inagibili tutti i servizi igienici di pertinenza del personale di Polizia Penitenziaria nei reparti detentivi, costringendo i lavoratori ad usare arnesi rudimentali, tra cui bidoni modificati (recipienti artigianali per poter evacuare dal WC i propri bisogni fisiologici.) E’ UNA VERGOGNA! Questa condizione, considerato che nelle ormai “latrine” dei lavoratori non vi è il necessario ricambio di aria esterna (rep.Adriatico), causa l’esalazione di odori irrespirabili, che minano ancora una volta gli standard di igiene nei luoghi di lavoro. Per di più, il mobilio (al reparto mediterraneo si usano sedie e scrivanie della aule di scuola dei detenuti) risulta completamente logoro, e molte sedie hanno le spalliere che vengono sorrette da sacchi di spazzatura rilegati tra di loro. Il reparto Adriatico, (addirittura di nuova costruzione) oramai è da ristrutturare, infatti oltre l’impianto idrico, di refrigerazione e di automatizzazione, anche il pavimento sta dando importanti segni cedimento, con ovvi rischi per l’incolumità degli operatori. Per questi motivi la UILPA Polizia Penitenziaria considera che:l’acquisto di modici ventilatori al posto di condizionatori d’aria non può regolare il microclima negli ambienti di lavoro, quindi contribuire al ricambio dell’aria;la carenza di igiene e i guasti nei gabinetti non consente la pulizia degli ambienti di lavoro e che sono totalmente assenti le principali dotazioni per l’igiene personale è cioè: disinfettante gel, sapone, carta igienica, carta asciugamani. Tutto quanto segnalato viola clamorosamente non solo qualsiasi protocollo sanitario in tema di Prevenzione e contenimento del rischio da contagio da covid-19 nei luoghi di lavoro e nei servizi degli Istituti penitenziari con riguardo a misure organizzative da adottarsi a tutela del personale ivi in servizio, ma anche il Dec.Leg.vo 81/01 in materia di Tutela della Salute e della Sicurezza nei luoghi di Lavoro. Pertanto la Direzione della C.C di Trapani (vedi O.di.S n. 70 del 23 luglio 2021 MAI TRASMESSO) e gli organi sanitari preposti al controllo, ed il VISAG sono invitate a porre in essere tutte le iniziative che la legge prescrive a tutela dei lavoratori”.