Ieri sera la presentazione del candidato a sindaco Alessandro Fundarò appoggiato da Fratelli d’Italia e Alcamo Cresce. Fundarò: “Una nuova proposta con un programma concreto”
Fratelli d’Italia e la lista civica Alcamo Cresce, ieri sera, hanno presentato il loro candidato alla carica di sindaco di Alcamo: il giovane avvocato Alessandro Fundarò. Durante la presentazione, sin dalle prime battute, ha messo in chiaro le sue idee, cioè il distinguersi dall’amministrazione attuale perché “non ha amministrato bene” e dalla “politica del passato legata a vecchie logiche che vuole riprendere le redini della città di Alcamo, e questo non possiamo né condividere, né assecondare”. Fundarò è intervenuto dopo il consigliere comunale Francesco Dara, il rappresentate di Alcamo Cresce Renato Rocca, Giampiero Cannella coordinatore di Fratelli d’Italia per la Sicilia occidentale, Carolina Varchi deputata nazionale di FdI. Gli ultimi due esponenti hanno espresso il pieno appoggio alla candidatura e promesso la presenza costante del partito affianco a Fundarò.
Entrando nel particolare, il candidato sindaco Alessandro Fundarò non ha voluto dilungarsi molto, anche per avere un confronto con la stampa, ma ci ha tenuto a ribadire il suo grazie a imprenditori e professionisti che con Alcamo Cresce partecipano attivamente alla creazione del programma. In particolare Fundarò ha dato qualche chicca: la creazione di un Ufficio comunale speciale che in 48 ore dia risposte alle problematiche quali per esempio problemi di acqua, strutture fognarie ed altri segnalati dai cittadini. Successivamente ha parlato anche del centro storico e in particolare della rivitalizzazione del Corso Vi Aprile chiuso al traffico; l’intento sarebbe quello di riaprirlo a fasce orarie e rendere pedonabili vie limitrofe tranne via Rossotti. Approfondimento che verrà effettuato durante la campagna elettorale con un programma completo i particolari.
Il candidato di Fratelli d’Italia e Alcamo Cresce continuando nel parlare della sua candidatura e perché nasce ha voluto mettere in chiaro che si rende necessaria perché alternativa e si basa su una proposta per Alcamo fatta di punti realizzabili e concreti, in quanto ci sono delle criticità da affrontare subito e senza “diario dei sogni”. Il tutto con alla base il far partecipare la gente alla stesura dei punti su cui agire, così da instaurare con le persone un rapporto umano, che dalle parole di Fundarò sembra essere non di moda.
Una buona parte dell’intervento di Fundarò si è basato sullo spiegare cosa è successo nel centro destra che ad oggi risulta diviso, oltretutto dopo lunghi e costanti colloqui. Il candidato ha voluto mettere in evidenza che nel centro destra sono confluiti esponenti che militavano nel centrosinistra, che a quanto pare oggi si sono svegliati di centro destra, così “abbiamo preso le distanze da chi cambia per ritornare in qualche maniera”, quindi è normale che fosse difficile creare l’unità. Questa linea politica – ha ribadito Fundarò – è aderente a quella nazionale, cioè basata sulla coerenza.
Un avversità, da parte di Fundaró, per certe politiche del passato che si mettono ancora di più in evidenza in un passaggio del suo intervento: “Bisogna dirlo che ad Alcamo negli ultimi 30 la politica è stata gestita anche attraverso un sistema clientelare, quindi ci vuole una politica pulita, trasparente e legale”.