“Noi siamo in un momento storico particolare, stiamo uscendo se dio vuole dalla pandemia, siamo in una città che stata in stand by per 5 anni, aspettando di migliorare e aspettando, aspettando e ancora aspettando. Adesso è il momento dell’emergenza. Non è vero che Alcamo è ritornata a quella che era, è ritornata a quella che sarà. Noi oggi la determiniamo“. Ha iniziato così il suo intervento la candidata a Sindaco di Alcamo Giusy Bosco, sostenuta da PD, UDC e CentrAli per la Sicilia, la cui lista è al vaglio del Tribunale amministrativo, ma gli esponenti presenti hanno comunque espresso il pieno appoggio alla Bosco, lista o meno.
La Bosco ha poi spiegato alcuni tratti di se, “Sono una persona libera, sono una persona che suscita sentimenti forti, o mi si ama o mi si odia, non sono persona delle mezze misure” e ha continuato “sono felice di essere oggi con le persone che oggi si riconoscono in me e sono felice delle persone che si sono allontanate perché non si riconoscevano, io sono io, non faccio finta di essere qualcun altro“.
Poi ha avuto parole positive verso compagni di viaggio: “Io sono circondata di persone non solo oneste, ma anche capaci. Non è onesto chi non ha fatto mai nulla, E’ onesto chi ha fatto ed ha fatto bene“.
Parlando della visione dell’Alcamo che sarà si è espressa disegnandola come città europea, una città votata alle innovazioni tecnologiche al servizio del territorio”, sottolineando anche l’importanza dello SmartWorking “che permette di lavorare a distanza. Quindi non solo una buona rete, ma anche una mobilità sostenibile per dare ai cittadini una città moderna e che ritorni ad essere un modello” e permetti a chi è andato via di ritornare.
Parlando poi del programma, facendo un esempio, ha espresso l’idea di interventi sulla rete idrica esterna ed interna, sulla rete fognaria, in quest’ultimo caso ha parlato di una problematica, cioé la piazza che diventa il fiume Po quando piove. Le risorse? “il Recovery Fund”.
Di seguito ha posto delle domande: “sono cose semplici che anche altri avrebbero potuto fare, perché non le hanno fatto? perché ci hanno lasciato in questo limbo? sarà stato il coronavirus o la incapacità di portare avanti i progetti? Io di questo li accuso, non ho mai votato 5 Stelle, non posso votare un partito che è guidato dalla piattaforma Rosseau, però avevo risposto in loro una speranza per il cambiamento, ma non c’è stato, c’è stato solo il vaffa, ci vuole qualcos’altro”.
Parole certamente non tenere e di seguito rivolte anche al candidato di Centro Destra definendolo impresentabile e sottolineando che se dovesse vincere questa parte politica “sarebbe un delitto politico ed io sono qui oggi per questo, perché questo non deve succedere. Se dovesse succedere questa disgrazia allora sarà colpa mia e colpa vostra, noi quindi dobbiamo esserci e moltiplicare le nostre forze per non permettere ciò“.