Un primo Consiglio Comunale che ha visto l’elezione a Presidente del Consiglio Comunale il consigliere del Gruppo UDC Saverio Messana con 14 voti a favore, non sono mancate le polemiche
Primo Consiglio Comunale significa giuramento dei consiglieri, del Sindaco e elezioni delle alte cariche del Consiglio Comunale. In particolare a caratterizzare il dibattito è stato naturalmente l’elezione del Presidente del massimo consesso comunale, così sono state esplicitate le volontà di voto, che si è svolto a scrutinio segreto. I candidati sono stati due: Giuseppe Stabile e Saverio Messana.
L’appoggio a Stabile
Ad esprimere l’appoggio a Giuseppe Stabile da parte della coalizione di “centro destra” è stato Massimo Cassarà, consigliere comunale e candidato a Sindaco nella scorsa tornata elettorale. Cassarà ha sottolineato che la figura del Presidente del Consiglio non può essere impersonata da un esponente di partito, ma da uno che rappresenti terzietà. Detto ciò Cassarà ha ribadito la scelta politica coraggiosa di Giuseppe Stabile e questo ha fatto riflettere e ha fatto identificare la in lui la persona giusta per il ruolo e su questa candidatura si è espresso favorevolmente anche l’esponente di Fratelli d’Italia.
L’appoggio a Messana
A dare il proprio si alla figure di Saverio Messana sono intervenuti Stellino (UDC), Guggino (CentrAli per la Sicilia), Cracchiolo (PD), Camarda (ABC) e Avila (Avanti con Surdi). Le liste che appoggiano Surdi hanno messo in evidenza che il voto a favore della giunta è stato chiaro, e altresì però quello a favore delle liste presenti in consiglio, quindi il rispetto di questa volontà obbliga ad una scelta che deve passare da un confronto, da qui la decisione di appoggiare Messana.
Il risultato in numeri
Il voto si è svolto a scrutinio segreto, in 14 hanno votato per Messana: 9 consiglieri Alcamo Bene Comune, 5 Stelle e Avanti con Surdi, 1 consigliere del Partito Democratico, 1 consigliere di CentrAli per la Sicilia e i tre consiglieri dell’UDC hanno votato per Saverio Messana. Per Giuseppe Stabile invece hanno votato in 10.
Messana: sarò il Presidente di tutti
“Da questo momento e per gli anni avvenire sarò il Presidente di tutti e con umiltà mi impegno ad ascoltare i suggerimenti costruttivi e propositivi che vorrete darmi“, questo pensiero di Saverio Messana, espresso nel discorso dopo l’elezione a Presidente del Consiglio Comunale Saverio Messana del gruppo consiliare UDC, sembra tracciare la linea guida della sua presidenza, infatti l’intero intervento è stato caratterizzato, se si vuol esprimerlo in una sola parole, con “dialogo” con al centro il bene della città. Inoltre Messana ha ringraziato tutti, anche chi non l’ha votato e ha voluto soffermarsi su un grazie speciale all’ormai ex Presidente del Consiglio Comunale Baldo Macunso, “dal quale ho imparato pur essendo più grande”. Per maggiori dettagli a fine articolo l’intervista.
Le Polemiche
Questa elezione però non stata esente da “polemiche”, infatti qualcuno ha pur utilizzato la parola “inciucio”, esattamente Franco Orlando della Lega, altri, in particolare Giuseppe Stabile, hanno sottolineato che in Consiglio Comunale l’opposizione è maggioranza, “quindi un esercizio di buona politica era lasciare la Presidenza alle opposizioni, per evitare i rumors di inciuci, per evitare i gossip che montano nell’opinione pubblica”. Sempre Stabile poi ha fatto i suo migliori auguri a Saverio Messana, ma ha di contro sottolineato che “è espressione diretta di una parte politica, rispettabilissima, ma di una parte politica. Io credo che debba dimostrare terzietà, non ho dubbi che lo farà, indipendenza garanzia delle regole”. Infine stabile è tornato alla diatriba sulla sua adesione al gruppo misto dopo essere stato eletto con CentrAli per la Sicilia, ed ha parlato in particolare della frase “cambio di casacca”, spiegando che “cambia casacca chi leva la giacca per indossarne un’altra, ma per colui che non si trova più all’interno di una compagine e non va ad indossare un’altra casacca, ma si dichiara indipendente, il vocabolo è inappropriato”.
“Risponderò – ha concluso Stabile – con il mio impegno agli elettori, a loro debbo qualcosa, a nessun altro, gli altri sono maestri nel cambio di casacca, non io”.
Le altre cariche
Dopo la discussione e l’elezione a Presidente del Consiglio si è votato per la vicepresidenza e il terzo componente della presidenza. Alla vice presidenza va Cristina Cammarata di Avanti con Surdi e come terzo componente Isidoro Stellino di Avanti con Surdi Sindaco.
L’intervento del Sindaco Surdi all’insegna del confronto
Un invito al confronto e al dialogo, non per opportunità politica, ma per fare il bene della città, queste parole sono il fulcro dell’intervento del Sindaco Surdi, che ha precisato alcuni punti, cioé che questo non significa annullare le diversità, che sono una risorsa e una opportunità e che comunque bisogna concentrarsi sul da farsi, nel concreto, per dare risposte alla città che non si limita all’azione dell’amministrazione, ma anche a buon operato di tutti i consiglieri comunali, di maggioranza e di opposizione. Infine Surdi ha messo in evidenza che il valore “sacro” delle Istituzioni e che queste non possono essere inficiate da rancore e questioni personali, elementi di disturbo della buona politica e che fanno perdere l’intera comunità. Questo in estrema sintesi l’intervento di Surdi che è sembrato invitare tutti ad abbassare i toni e lavorare per la città.
Molto probabilmente queste parole sono legate anche alla mancanza in aula di parte dell’opposizione?