Nella mattinata di ieri gli agenti della Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Trapani, hanno eseguito, a Marsala, il sequestro anticipato di beni ai fini della confisca ai sensi dell’art. 20 del Decreto legislativo n. 159 del 2011, nei confronti di S.V., marsalese di 38 anni, per un valore complessivo di circa 500.000,00 Euro.
Il provvedimento ablativo è stato emesso dal Tribunale di Trapani – Sezione Misure di Prevenzione, su proposta del Questore di Trapani, inoltrata per l’applicazione della misura di prevenzione personale e patrimoniale a carico del predetto, nonché della sola proposta personale per il di lui fratello S.A. di 36 anni, a conclusione di analisi condotte dalla Divisione Anticrimine su pregresse acquisizioni degli organi di polizia giudiziaria ed all’esito delle indagini societarie e patrimoniali svolte da personale specializzato della Polizia di Stato.
Il profilo criminale dei due fratelli è emerso già da molti anni perché gli stessi sono stati più volte denunciati o arrestati per il reato di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, riportando peraltro diverse condanne.
In particolare il destinatario del provvedimento di sequestro (unitamente ad alcuni suoi familiari), si era evidenziato già da minorenne, proprio per detenzione di droga.
Il suo percorso criminale dell’odierno proposto si è sviluppato nel corso degli anni attraverso l’inserimento in un circuito malavitoso costituito da soggetti tutti orbitanti nell’ambiente dello spaccio e traffico di sostanze stupefacenti.
Nell’ambito delle attività investigative esperite a suo carico, S.V. è stato indicato quale fornitore di cocaina, diretta alla rivendita a soggetti terzi, all’interno di una più vasta associazione operante nel territorio di Marsala e dedita all’acquisto e/o cessione di ogni tipo di stupefacenti, tra cui anche l’eroina.
Tali gravi responsabilità hanno costituito una costante della sua attività delinquenziale che lo ha visto coinvolto in diversi procedimenti penali che progressivamente lo hanno collocato vicino a contesti sempre più ampi come quello della malavita calabrese da cui acquistava stupefacente da rivendere sulla piazza lilibetana.
Gli evidenti indizi acquisititi nel corso dell’intensa attività d’indagine erano culminati con l’applicazione della misura cautelare della custodia in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Marsala a carico del proposto, e del di lui fratello, nel luglio del 2019.
La fiorente attività di spaccio di sostanze stupefacenti permetteva proprio a S.V. di costruire un discreto patrimonio immobiliare e finanziario, frutto del reimpiego degli illeciti capitali conseguiti nel corso degli anni in cui – senza soluzione di continuità – ha condotto le sue gesta criminali, insensibile a qualsivoglia provvedimento restrittivo.
Lo stesso, unitamente ad i suoi familiari, per quanto accertato, aveva investito parte degli illeciti guadagni in attività imprenditoriali e segnatamente in una pizzeria ed una pescheria
Il provvedimento reale prevede il sequestro preventivo dei seguenti beni :
- Una villetta composta da 8,5 vani con annesso terreno circostante sita in una contrada di Marsala, attuale abitazione del proposto;
- Una dependance costruita abusivamente sita nella medesima località ed attigua alla villetta di cui sopra ;
- Un immobile in Marsala, acquistato di recente e dato in locazione a terzi in buona fede, per l’esercizio di attività commerciali non legate al proposto.
- Una impresa individuale svolgente l’attività artigianale di pizzeria da asporto con sede in Marsala
- Una impresa individuale svolgente l’attività di commercio al dettaglio di pesce, molluschi e crostacei, con sede in Marsala;
- N. 2 autovetture;
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N.5 conti correnti e N. 8 rapporti bancari/postali.